Rifiuti, nessuno sa quanto si differenzia in Sicilia «Oltre 270 Comuni non inviano i dati alla Regione»

Differenziare, differenziare a tutti i costi. Nonostante il diktat dell’estate siciliana sia stato ripetuto ogni giorno come un mantra, dopo la crisi del sistema delle discariche nell’Isola, rimane ancora un miraggio avere un quadro generale dei livelli di raccolta differenziata nell’Isola. Anzi, a dirla tutta non esiste nemmeno il quadro regionale del 2015, gli ultimi dati disponibili risalgono all’anno precedente. E se tra gli uffici della Regione si vocifera che dell’errore dall’assessorato si siano accorti soltanto pochi giorni fa, secondo il dirigente generale del dipartimento acque e rifiuti, Maurizio Pirillo, la responsabilità sarebbe invece dei Comuni, che in molti casi, nonostante i solleciti, non avrebbero inviato alcun dato alla Regione.

«Proprio la scorsa settimana – ammette Pirillo a Meridionews – ho inviato una formale diffida ai Comuni inadempienti e per conoscenza alla Procura. Alcuni hanno già mandato i dati, ma siamo ancora lontani dall’avere un quadro complessivo della situazione». I dati, naturalmente, non mancano soltanto agli uffici regionali: «Nessuno in questo momento – aggiunge Pirillo – può avere una visione chiara dei livelli di differenziata in Sicilia. Questi dati non li abbiamo noi, non li ha l’Arpa, non li ha l’Ispra, non li ha il Conai: semplicemente, ancora non esistono».

L’atto di accusa di Pirillo va dritto contro gli amministratori locali siciliani: «I Comuni non si degnano mai di inviare i dati all’amministrazione regionale. Dopo la diffida della scorsa settimana, stiamo facendo il punto dei Comuni che hanno risposto. Al momento dell’invio della missiva, mancavano i dati di 270 dei 390 Comuni siciliani. Il problema è che non c’è quel senso di civiltà istituzionale complessiva che consentirebbe a ciascuno di fare bene il proprio lavoro».

E mentre la differenziata resta al palo, ecco piovere sulla testa dei siciliani una nuova sanzione per inadempienze ambientali da parte dell’Unione Europea. Si tratta di una stangata da 185 milioni di euro, che si tradurrà in un taglio netto di fondi comunitari destinati alla Sicilia. La sanzione è arrivata per le inadempienze sul fronte delle procedure di depurazione delle acque.

Dura, la presa di posizione del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, secondo cui la sanzione «conferma l’inadeguatezza politica, tecnica e culturale del governo della Regione che, dopo avere ostacolato e ritardato l’avvio di quei cantieri per i quali il Comune di Palermo era pronto già un anno fa, non ha saputo gestire le competenze commissariali impedendo che anche una sola delle opere facesse passi avanti verso la concreta realizzazione». 

Secondo Orlando, le opere rimaste al palo, solo per la città di Palermo, hanno un valore totale di oltre 56 milioni di euro. Secca, la replica dell’assessore regionale all’Energia, Vania Contrafatto: «Ancora una volta il sindaco Leoluca Orlando fa affermazioni senza sapere di cosa sta parlando e perdendo l’ennesima occasione per tacere. Le opere relative alla depurazione che Orlando lamenta essere al palo sono oggi in esecuzione solo grazie alla struttura commissariale voluta dal governo Renzi, posto che dovevano esser compiute già a dicembre 2014».

Questo, secondo Orlando, è l’elenco delle opere rimaste bloccate: la realizzazione della rete fognaria quartiere Marinella (1.842.050 euro); la realizzazione della rete fognaria nelle vie Ripellino e Carmine dalla via Pomara alla via M.Montagne (1.260.288,36 euro); la rete fognante Sferracavallo (4.814.000 euro); la fognatura a sistema separato nella via Agnetta e nella via Etna nel quartiere Villagrazia (1.447.412,78 euro); la fognatura a sistema separato in via Valenza nel quartiere Villagrazia (1.174.762,05 euro); il completamento del collettore Sud Orientale (32.999.995,57 euro); l’eliminazione dello scarico fognario di via Decollati nel Fiume Oreto, mediante convogliamento dei liquami nel collettore sud-orientale attraverso il collettore di via Stazzone (1.800.000 euro); la realizzazione delle fognature della zona compresa tra la via Castellana e il Canale Passo di Rigano con l’eliminazione dei relativi scarichi fognari nel Canale (10.202.769,08 euro); il progetto del collettore a sistema misto dalla via Palmerino M.ra a via Ponticello Oneto e dalla via Ponticello Oneto a via Paruta e ramo da Ponticello Oneto a Fondo Badami (1.265.000 euro).

Miriam Di Peri

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