Venerdì Catania potrebbe svegliarsi più sporca del solito. I lavoratori della nettezza urbana hanno, infatti, annunciato uno sciopero per l’intera giornata di giovedì (da mezzanotte a mezzanotte). «La conferma è arrivata a seguito del confronto che c’è stato ieri tra le parti all’assessorato comunale all’Ecologia», spiega Alfio Leonardi, responsabile del dipartimento Igiene ambientale per la Fp Cgil che ha organizzato la protesta insieme a Usb Catania, Uil Trasporti, Fiadel e Fesica Confsal.
Da mesi i dipendenti sono in stato di agitazione per i ritardi nel pagamento degli stipendi. «Al momento i lavoratori prestano servizio per quattro ore al giorno – spiega Leonardi a MeridioNews – Ma chiediamo il passaggio a sei ore giornaliere per gli 80 lavoratori provenienti dall’ex bacino prefettizio e la stabilizzazione di tutti i precari». Stando a quanto riferiscono i sindacati, il loro obiettivo sarebbe in linea con quanto già accordato, nei mesi scorsi, con la Dusty. «Un totale di 709 lavoratori a tempo indeterminato e full time». Richieste irricevibili da parte dall’azienda che, dallo scorso settembre, gestisce il servizio di raccolta rifiuti nel capoluogo etneo.
«Questo sciopero non ha motivo di esistere, è pretestuoso e lo sentiamo come un’aggressione – ribatte Rossella Pezzino de Geronimo, amministratrice unica della Dusty – L’impegno che abbiamo preso assumendo gli 80 lavoratori dell’ex bacino prefettizio non era nemmeno richiesto dal capitolato d’appalto ma lo abbiamo comunque fatto per migliorare il servizio alla città. Il nostro impegno – precisa – non è mai stato quello di dovere poi passare questi lavoratori a tempo pieno».
Su questo c’è già stato un incontro tra le parti in prefettura. Un muro contro muro che vede sindacati e lavoratori da una parte e l’azienda dall’altra. «La nostra non è una richiesta vana – precisa Leonardi – ma una esigenza per potere lavorare seriamente e rendere un servizio efficiente di cui la città, sempre più sporca e con la raccolta differenziata che non decolla, ha bisogno». Gli operatori ecologici interessati da questa situazione sono soprattutto quelli in forza a Energeticambiente, azienda milanese che ha avuto un subappalto da Dusty. «Il personale comunque potrebbe essere passato da una all’altra, anche perché in Dusty ci sono anche stati una quarantina di pensionamenti che sarebbero sufficienti a coprire le richieste delle sei ore lavorative». Intanto si pensa ad altre azioni di protesta per la prossima settimana a partire da un’assemblea dei lavoratori.
«In prefettura abbiamo sostenuto le nostre tesi – chiarisce Pezzino de Geronimo – e il delegato del prefetto ci ha dato ragione in merito al fatto che Dusty non abbia nessun obbligo nei confronti di questi operatori. Abbiamo già provveduto a girare tutto alla commissione di garanzia che speriamo faccia in tempo a bloccare questo sciopero immotivato che ci arriva come un affronto. In ogni caso, per i lavoratori che decideranno di aderire – conclude – saranno previste delle sanzioni».
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