Il report prodotto dalla visione dei video delle telecamere installate dall’unità operativa Vivibilità e Igiene urbana è solo il primo passo per il sistema di controllo installato poco meno di cinque mesi fa, ma i risultati sono oltremodo inquietanti. Nel periodo che va dal 15 ottobre al 31 dicembre del 2020 solo l’1.75 per cento dei conferimenti ripresi è stato effettuato in maniera regolare, rispettando tutte le norme cittadine. Solo 46 conferimenti sui 2.629 ripresi.
Numeri impressionanti che nel tempo hanno prodotto 1.808 verbali di contestazione, per un totale di 1866 irregolarità riscontrate, per un importo poco inferiore ai 366 mila euro di multe e 15 denunce penali. Oltre all’inciviltà diffusa documentata dai numeri, l’altro dato impressionante è quello relativo al fenomeno della migrazione dei rifiuti: la pratica consolidata da parte di molti cittadini residenti nei Comuni limitrofi del Capoluogo, che decidono di prendere la propria auto appositamente per gettare i propri rifiuti a Palermo. Sono ben 953 i casi ripresi dal sistema di videosorveglianza. Una percentuale altissima rispetto al totale. «Questo dato – afferma l’assessore Marino – conferma quanto sia grave il fenomeno della migrazione dei rifiuti da altri comuni della cintura metropolitana, che incide in modo pesantissimo sul lavoro e sui costi della Rap».
«Il Re è nudo – dice il sindaco Leoluca Orlando – tanti, magari proprio quelli che poi vanno sui social network a lamentarsi della città sporca, non rispettano le regole, in alcuni casi compiendo veri e propri reati ambientali». Le contestazioni amministrative vanno da un minimo di 166.67 ad un massimo di 600 euro in applicazione del regolamento sul conferimento rifiuti, mentre nel caso di ingombranti e rifiuti non pericolosi Raee, si va da 600 a 1.200 euro. Nel caso in cui a commettere l’illecito è una azienda iscritta alla Camera di commercio, viene effettuata una comunicazione di notizia di reato alla Procura della Repubblica. In tal senso state avviate circa 30 indagini, che hanno portato ad oggi a 15 procedimenti (alcuni dei quali con la contestazione allo stesso soggetto o di più reati reiterati nel tempo o di reati diversi commessi simultaneamente). Il record in questo senso spetta ad un fruttivendolo del centro cittadino che è stato “sorpreso” dalle telecamere ben sei volte a svuotare il proprio camion con resti di frazione umida in zone della periferia. Ancora più curioso il caso di un commerciante che ha segnalato alla polizia municipale le condizioni di degrado della sua strada per poi essere ripreso in due casi diversi a conferire irregolarmente i rifiuti.
«L’utilizzo delle telecamere e l’attività di controllo e indagine svolta dalla polizia municipale – afferma il vicesindaco Fabio Giambrone – sta smascherando centinaia di incivili. Centinaia di persone che arrecano un danno gravissimo al decoro e alla pulizia della città. La collaborazione fra Sispi (che gestisce il servizio delle telecamere ndr) e polizia municipale sta dunque dando i propri frutti, anche se occorre ancora molto lavoro e soprattutto occorre una vera e propria rivolta civile contro chi mostra ogni giorno di non avere a cuore la qualità della vita a Palermo».
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