Discarica di Valanghe d’inverno chiusa entro febbraio, rifiuti organici tra una settimana smistati dalla Sicula trasporti a Lentini e attuazione del maxi-piano per il trasferimento della spazzatura in una meta da valutare tra Marocco, Tunisia e Francia. Sono le tre promesse che il presidente della Regione Rosario Crocetta ha fatto ieri pomeriggio ai sindaci di Motta Sant’Anastasia e Misterbianco. Anastasio Carrà e Nino Di Guardo commentano a MeridioNews come «molto positivo», l’esito della riunione fiume che si è svolta a Palermo, nella sede di Palazzo d’Orleans. Tre nodi al fazzoletto a medio e lungo termine che Crocetta sancirà con un visita, programmata il prossimo 2 dicembre, davanti agli abitanti delle due città.
Ci ha dato la sua parola sulla chiusura
«Ci ha dato la sua parola sulla chiusura- racconta Carrà a MeridioNews – tempo sette giorni inoltre e i rifiuti umidi non verranno più conferiti in quell’impianto dove, invece, arriveranno soltanto gli inerti». Misura «che rappresenta una vittoria perché è proprio il materiale organico a generare gli odori nauseabondi lamentati dai cittadini», spiega Carrà. Che sulla bonifica dell’impianto di Tiritì riferisce: «Il governatore solleciterà i dirigenti dell’Arpa regionale i quali non hanno ancora approvato quel progetto».
Agli obiettivi da raggiungere nel medio termine, se ne aggiungono altri a lunga scadenza. Strategie che rientrano nel cosiddetto «maxi-piano sui rifiuti che prevede di conferire la spazzatura all’estero», racconta il sindaco Di Guardo. Il progetto, di cui si parla da tempo presenterebbe tra le mete da valutare Marocco, Tunisia e Francia, è al vaglio «della Regione e il prossimo 2 dicembre Crocetta verrà nei nostri Comuni per parlarne con le amministrazioni e i cittadini», precisa il primo cittadino misterbianchese. Che ritiene fondamentale per le promesse «l’incontro di qualche settimana a Roma fa con il ministro per l’Ambiente Gian Luca Galletti».
Verrà nei nostri Comuni per parlare con la gente
A macchiare la notizia di vittoria che Carrà riferirà ai propri cittadini, c’è il clima teso che si respira a Motta Sant’Anastasia. Il sindaco, infatti, ha querelato alcune persone perché gli avrebbero mosso attacchi sulla sua gestione della vicenda rifiuti. «Le critiche le accetto, le offese contro la persona no. La magistratura farà il suo corso e vedrà se ci sono gli estremi per la diffamazione», dice Carrà. «Siamo stati convocati in quattordici dalla polizia postale, dieci persone di Motta Sant’Anastasia e quattro di Misterbianco», racconta al nostro giornale uno dei querelati, l’attivista Danilo Festa.
«Si tratta di querele politiche che ricordano quelle di Enzo Bianco a Catania. In qualche attacco c’erano toni accesi ma sempre all’interno del diritto di critica. Il sindaco ha colpito nel mucchio, querelando anche persone politicamente non impegnate come un anziano pensionato», riferisce Festa. Che riporta alcuni dei contenuti postati su Facebook come: «Carrà carnefice dei mottesi» e «La magistratura faccia pulizia al Comune corroso dalla corruzione». Sulla vicenda interviene il blogger di mottasantanastasiablog Carmelo Sghillaci. «A ogni post mi trovavo ad affrontare minacce di querela o tentativi di dissuasione», racconta. «Poiché le querele vengono usate come manganelli, ho creato un comitato spontaneo per le vittime. Alcune denunce sono state archiviate ma per altre sono a processo», dice.
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