La conferenza delle Regioni ha espresso oggi il proprio parere positivo sullo lo schema di decreto del presidente del consiglio dei ministri che prevede la creazione di otto nuovi impianti termovalorizzatori, dei quali due in Sicilia. Giunge dunque a compimento un percorso avviato da mesi, i cui riflessi si faranno sentire fin da subito. In teoria, la Regione siciliana potrebbe impugnare il provvedimento in questione o accettare che la proposta segua l’iter legislativo, considerando che si tratterebbe di un intervento esterno nelle competenze amministrative di una Regione.
Nell’attesa di capire quale saranno le decisioni di Palazzo d’Orleans, a commentare la notizia è l’assessora regionale all’Energia Vania Contrafatto, che negli scorsi giorni aveva escluso la possibilità di mandare all’estero i rifiuti: «La Sicilia a Roma ha chiesto risorse per potenziare la differenziata, non certo per fare i termovalorizzatori. Duecento milioni – specifica l’assessora – per realizzare gli impianti di trattamento meccanico-biologico e per il compostaggio, e inoltre stiamo allestendo eco-tassa ed eco-incentivi. Se poi esiste un indirizzo nazionale diverso, ne prendiamo atto». Negli ultimi giorni, Davide Faraone aveva più volte parlato di immobilismo da parte della Regione. La scelta dunque viene definita inevitabile, ma darà luogo certamente a un mare di polemiche.
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