Le pressioni della Regione sui gestori della discarica pubblica di Gela, che hanno portato alla concessione da parte di quest’ultima di un nuovo aumento dei conferimenti in ingresso seppure per un tempo limitato di poche settimane, devono ancora portare i frutti sperati. L’iniziativa del governo Musumeci punta a sbloccare le attività di Sicula Trasporti, la società titolare dell’impianto di trattamento dell’indifferenziata che serve mezza Sicilia e che negli ultimi dieci giorni aveva ridotto a cinquecento tonnellate giornaliere il quantitativo di rifiuti in ingresso. A cascata il beneficio atteso è quello di riportare un sufficientemente decoro tra le strade di Catania, la città più colpita dalla crisi rifiuti, dove anche la notte scorsa sono stati diversi i roghi di cumuli di spazzatura.
Tuttavia, com’era prevedibile, servirà qualche giorno prima che tutto ritorni – si fa per dire – alla normalità. Sicula, infatti, avrà bisogno di smaltire prima l’accumulo all’interno del proprio impianto. Ciò ha fatto sì che questa mattina, già prima delle 10, gli autocompattatori siano stati bloccati all’ingresso dell’impianto di trattamento meccanicolo-biologico di Lentini. Una decisione che ha portato alla formazione di una fila, così come accaduto più volte in questi mesi.
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