Riapre viale Lazio, fine a tre anni di cantieri Sbigottimento tra i cittadini: «È un miracolo»

L’ultimo ritardo in fondo è il più lieve, ma dà la chiave dell’odissea che hanno passato i residenti e i commercianti di viale Lazio. La consegna dei lavori per il termine del cantiere dell’anello ferroviario avrebbe dovuto essere – come recitava l’ultima delibera comunale lo scorso 21 aprile. Ma è slittata al 24 pomeriggio. Completata la posa dell’asfalto e la segnaletica orizzontale e verticale, da ieri è possibile transitare nuovamente con le auto in viale Lazio, da via Libertà a viale Campania. Mentre in via Sicilia si dovrà attendere ancora un altro anno.

E tra i cittadini le reazioni sono di puro sbigottimento. All’incrocio tra via Libertà e viale Lazio, chi è costretto a fermarsi al semaforo (provenendo da piazza Vittorio Veneto) guarda con stupore la strada finalmente liberata dai cantieri. «È un miracolo» dicono in tanti. Alcuni addirittura fotografano e riprendono la carreggiata di nuovo accessibile. Ristretta, fino a due corsie, e a un unico senso di marcia. L’asfalto è in parte incompleto, mentre sono tornati gli alberi. E insieme ad essi anche le strisce blu. «È stata la prima cosa che si sono premurati di fare» commenta sornione Antonio Lo Dico, titolare del negozio Game Generation. La sua attività commerciale, come quella di La Tavola Moderna (che sorge accanto), rimangono oscurati dai cantieri dove dovranno essere realizzate le scale e l’ascensore della fermata metropolitana. 

«Ho fatto le prove, per noi non cambia nulla – aggiunge Lo Dico -. Si spera che la viabilità riprenda il suo corso, ma ci vorrà un mese per capire gli effetti della riapertura. Noi speriamo che non ci abbandonino, speriamo che vadano veloci come gli ultimi tempi e che non lascino di nuovo sguarnito qui magari per coprire piazza Castelnuovo. Tra l’altro a luglio la Banca Credem, qui a destra, se ne andrà; mentre a sinistra il fast food Skk non ce l’ha fatta e ha dovuto chiudere».

L’entusiasmo insomma è più dei residenti, ma a dire il vero la diminuzione dei parcheggi continuerà a farsi sentire anche per loro. «Si festeggia per modo di dire, un altro anno senza la visibilità comunque è pesante, noi finora abbiamo resistito» dice il titolare di La Tavola Moderna. Anche lui, come tanti, pensa a quel lontano 8 maggio 2015, quando venne messa la prima pietra di un cantiere che nelle intenzioni avrebbe dovuto concludersi originariamente il 23 luglio 2017. Un ritardo di quasi un anno, invece, per realizzare la fermata Libertà della metropolitana alla palermitana, vale a dire il treno con un unico binario che – integrandosi col passante ferroviario – consentirà il prolungamento della linea ferroviaria da Giachery a piazza Castelnuovo, passando dal porto e dal Politeama.

Ecco perchè adesso viene da pensare alla sorella via Sicilia, per cui la consegna dei lavori è prevista per aprile 2018. «La riapertura di viale Lazio è una piccola soddisfazione dopo quasi tre anni di ingiustizie, ma purtroppo c’è ancora via Sicilia chiusa» afferma Gabriele Citarrella, presidente del comitato che è nato per monitorare le attività del cantiere. E qualcuno fa notare il punto cieco nell’attraversamento del pezzo di cantiere rimasto in viale Lazio. A dire il vero le strisce pedonali sono poco distanti, ma viene da pensare che qualcuno, per pigrizia, preferirà attraversare da questa parte. Si spera di no. 

Andrea Turco

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