L’epilogo atteso è arrivato. I giudici della Corte d’Appello di Catania hanno assolto tutti gli imputati accusati della strage di via d’Amelio e condannati sulla base delle dichiarazioni del falso pentito Vincenzo Scarantino, che sono state accertate non essere credibili anche alla luce delle ripetute smentite del collaboratore di giustizia Gaspare Spatuzza.
Il processo di revisione delle condanne era stato chiesto dalla procura generale di Caltanissetta, e ha visto decadere le condanne per strage nei confronti di Gaetano Murana, Cosimo Vernengo, Natale Gambino, Salvatore Profeta, Giuseppe La Mattina, Gaetano Scotto e lo stesso Vincenzo Scarantino. Assoluzione anche per Giuseppe Orofino, che era stato condannato per appropriazione indebita, favoreggiamento e simulazione di reato, e anche per Salvatore Candura, che era stato ritenuto colui che aveva rubato l’auto poi utilizzata per compiere l’attentato.
Tolta la condanna anche a Salvatore Tomaselli, che era stato ritenuto responsabile di associazione mafiosa e per il quale la procura non aveva chiesto la revisione del processo. Per tutti gli altri, invece, la condanna per associazione mafiosa rimane, pene peraltro scontate da tutti eccetto che da Scotto. La palla passa adesso alla Corte d’appello di Caltanissetta che dovrà rideterminare le pene. Successivamente si aprirà il capitolo risarcimenti per le inguste condanne.
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