Un social network in cui si possano ritrovare cittadini, pubbliche amministrazioni e associazioni, creando un filo diretto reciproco per rinnovare realmente il volto della propria città. Si tratta di Renurban, uno strumento concreto di democrazia partecipativa, start up interamente autofinanziata frutto della tenacia di due giovani ragazzi palermitani di 31 anni, Lorenzo Lunardo e Francesco Urone. Entrambi laureati in Urbanistica, sono diventati amici sui banchi dell’università dove hanno condiviso esami e studio. E l’idea di questa nuova piattaforma è venuta proprio a Lorenzo tra una lezione e l’altra: prima l’ha messa su carta come oggetto della sua tesi di laurea. Poi, grazie all’aiuto di Francesco, l’ha trasformata in realtà. Alla base del progetto, la constatazione che pur in un panorama affollato da numerose piattaforme social, fosse assente una in grado di mettere realmente in contatto cittadini e amministrazioni offrendo in unico prodotto gli stessi servizi.
«Lavoriamo a questo progetto da cinque anni ormai – afferma Lorenzo, urbanista, programmatore e cofondatore di Renurban – ma abbiamo deciso di lanciarlo solo adesso dopo averlo rodato per bene. L’idea parte dall’aver registrato l’esigenza di avere una piattaforma online per tutti gli operatori sociali locali. Invece di puntare sulle reti di amici, come fa per esempio Facebook, che nasce per creare socialità – aggiunge – abbiamo voluto privilegiare il territorio quale vero luogo del fare». Lanciata definitivamente il primo gennaio 2016, Renurban oggi conta già oltre mille iscritti e la manifestazione di interesse di numerose amministrazioni locali. «Siamo stati contattati dal Comune di Villabate – spiega Francesco, urbanista, grafico e cofondatore della piattaforma – e abbiamo già avuto numerosi scambi con le circoscrizioni. In collaborazione con la seconda abbiamo raccolto suggerimenti riguardo la modifica dei percorsi di alcune linee dei bus mentre per l’ottava abbiamo lanciato un sondaggio raccogliendo i pareri e le proposte dei cittadini, oltre un centinaio, in merito alle soppressioni delle fermate dopo il lancio del tram. I risultati – racconta – sono stati consegnati all’assessore alla Mobilità Giusto Catania».
Lorenzo e Fracesco, infatti, hanno messo a punto alcuni strumenti specifici per segnalare un problema del territorio, lanciare una proposta o un evento, creare o rispondere a un sondaggio o a un questionario e promuovere la raccolta di firme per una petizione locale. Alcuni di questi sono stati già positivamente sperimentati, come nel caso dello sfratto nei confronti del missionario laico Biagio Conte. Nel giro di pochi giorni, sulle pagine del sito, sono state raccolte 1737 sottoscrizioni per lasciare l’uso dei locali alla Missione Speranza e carità. «È la prova tangibile – aggiunge – che è possibile creare un filo diretto tra pubbliche amministrazioni e cittadini. Fare rete è la vera forza forza della nostra piattaforma che altrimenti – ribadisce – diventerebbe solo un occasione per lamentarsi in maniera sterile come già accade su altre piattaforme».
I due giovani palermitani credono molto nella loro creatura che, non a caso, non si rivolge solo alla Sicilia ma punta a tutto il territorio per mezzo di piattaforme regionali e contenuti indicizzati. Il motore di ricerca nel sito permette così di rintracciare le parole chiave in base al proprio interesse o al luogo in cui si vive. «Al centro di Renurban c’è il cittadino, con le associazioni impegnate nella cura e nel cambiamento del territorio e gli enti locali – aggiungono -. I vantaggi che questi tre attori sociali possono ottenere sono notevoli: una maggiore visibilità e trasparenza e la possibilità di partecipare attivamente alle scelte politiche della propria città dall’altro. Ci auguriamo – concludono – che la nostra rete si diffonda il più possibile nel panorama nazionale». Chiunque può iscriversi gratuitamente sul sito e i Comuni, inoltre, hanno diritto ad avere una pagina istituzionale a costo zero.
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