Un ben servito arrivato a poche settimane dall’avvio della campagna antincendio e che, per quanto i diretti interessati si mantengano lontani dai microfoni, ha destato perplessità dentro agli uffici dell’assessorato al Territorio. A ricevere la notizia della mancata riconferma degli incarichi sono stati i dirigenti del Corpo forestale Rosario Napoli, Calogero Crapanzano e Francesco Badalà, rispettivamente alla guida del servizio Antincendio boschivo e degli Ispettorati dipartimentali delle foreste di Agrigento e Catania. I primi due lavoravano al Corpo forestale da quasi vent’anni. A decidere che dovessero lasciare il posto ad altri – due dei sostituti arriveranno da altri assessorati – è stato Toto Cordaro, l’uomo del governo Musumeci che dall’inizio della legislatura guida l’assessorato. Una scelta che sarà da vedere se e quanto comporterà un rallentamento nell’avvio della macchina dell’antincendio regionale. Queste, infatti, sono settimane calde per l’organizzazione di un settore che – da qui a poco e fino al tardo autunno – avrà tutti gli occhi puntati addosso: da anni i roghi rappresentano una piaga per l’intera Sicilia. Nel 2021, nessuna provincia è stata risparmiata, mettendo spesso a rischio l’incolumità delle persone ma anche mettendo in ginocchio molti imprenditori agricoli.
Il cambio dei dirigenti ha comportato, in alcuni casi, anche un momentaneo stop negli iter di alcune gare d’appalto. Tra queste c’è quella riguardante il servizio di manutenzione degli automezzi del Corpo forestale che saranno impiegati per spegnere gli incendi. Responsabile unico del procedimento era Crapanzano, che adesso cederà il testimone a un altro rup. Nell’attesa la Regione ha comunicato «il rinvio del giorno di prima seduta di gara a data da destinarsi, previa nomina della commissione». Restando in tema, da ormai due anni si attende vada in porto la fornitura per le nuove autobotti e gli autocabinati che dovrebbero andare ad arricchire il parco mezzi del Corpo forestale. La gara, tuttavia, ha registrato numerosi intoppi, l’ultimo dei quali il mese scorso.
A essersi conclusa ieri è stata invece la procedura per l’affidamento biennale del servizio antincendio aereo tramite l’affitto di elicotteri privati. La proposta di aggiudicazione, per il quinto anno consecutivo, è andata a favore delle imprese Helixcom ed E+S. Così come accaduto in passato – a eccezione dell’anno scorso, quando un’altra pretendente era stata esclusa in fase di valutazione – le due ditte sono state le uniche a proporre un’offerta. A ratificare la proposta della commissione dovrà essere il rup: fino a poco tempo fa era Rosario Napoli, mentre adesso bisognerà attendere che il nuovo responsabile del procedimento porti a conclusione l’iter propedeutico alla firma del contratto con le imprese fornitrici degli elicotteri.
Coloro che invece stanno già lavorando sono i circa diecimila forestali stagionali entrati in servizio. Appartengono alle categorie dei 151isti e dei 101isti e per il momento con i compiti di effettuare la manutenzione dei boschi e realizzare i viali parafuoco. Anche gli operai, tuttavia, sono in attesa di capire bene cosa li aspetta nel prossimo futuro, nella consapevolezza che i fondi che finanziano le loro attività attuali sono in esaurimento mentre quelli che dovrebbero consentire la prosecuzione della stagione sono all’interno della finanziaria che attende di essere approvata all’Ars. Ma, come se non bastasse, a impensierire i sindacati è anche la consapevolezza che parte dei fondi attendono ancora di essere sbloccati da Roma. «Troviamo inaccettabile che i lavoratori forestali non possano svolgere la loro attività in un momento cruciale per la difesa del bosco e del territorio», hanno dichiarato ieri Tonino Russo e Filippo Romeo (Flai Cgil), Adolfo Scotti (Fai Cisl), Nino Marino ed Enzo Savarino (Uila/Filbi Uil) in una nota congiunta in cui, facendo riferimento anche ai Consorzi di bonifica e al personale Esa, hanno denunciato il congelamento del 40 per cento delle risorse destinate al comparto. «Il governo regionale – hanno aggiunto i rappresentanti delle sigle sindacali – ha la memoria corta. Soltanto un anno fa denunciava la fragilità del bosco sopraffatto dagli incendi promettendo una maggiore attenzione per il servizio antincendio e una adeguata manutenzione per la prevenzione. Solo parole a cui fino ad oggi non seguono i fatti».
Quando a sala d’Ercole ripartiranno i lavori che dovranno portare alla votazione della finanziaria, portando così a conclusione una seduta d’aula che formalmente risulta aperta dal 30 aprile, tra gli emendamenti che verranno discussi ce ne sarà anche uno presentato dalla deputata regionale Gianina Ciancio. L’esponente cinquestelle chiede che la Regione invii i commissari in quei Comuni che non adempiono all’obbligo di aggiornare il catasto incendi. Uno dei tanti talloni d’achille di un sistema che, anche quest’anno, sembra lontano dal poter funzionare a dovere. «Come accade da anni, nostro malgrado, la Regione Siciliana parte con mille difficoltà per la campagna antincendio – dichiara a MeridioNews il deputato regionale Giampiero Trizzino – Con un disegno di legge sugli operai forestali in attesa di essere votato in Aula e una riforma, quella sul Corpo forestale, di cui nemmeno si discute. Ad aggravare la situazione c’è la manovra finanziaria che non essendo stata ancora approvata vincola risorse che invece andrebbero utilizzate subito. In questa situazione di evidente difficoltà – conclude il pentastellato – non vorremmo che la rotazione dei dirigenti costituisse un ulteriore ritardo oltre quelli purtroppo già maturati».
Contattato da questa testata per conoscere i motivi all’origine della sostituzione dei dirigenti, l’assessore Toto Cordaro ha preferito non rilasciare alcuna dichiarazione.
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