La notizia che sarebbero stati trovati 160 milioni di euro tra i ‘conti’ – di certo un po’ ‘confusi’ – delle attività forestali è positiva. Come abbiamo già scritto, si può avviare l’attività antincendio. Resta una domanda: com’è possibile che ‘sti soldi sono stati ritrovati solo adesso? Prima dov’erano?
Lo chiediamo perché, da quasi due mesi Sala d’Ercole è alle prese con i conti della Regione e questi soldi non c’erano. Per ben due volte l’Aula ha provato a far passare un mutuo da oltre 550 milioni di euro. Soldi che, in buona parte, sarebbero dovuti servire proprio per l’attività antincendio. E per due volte la legge è stata impugnata dal commissario dello Stato.
Ci chiediamo e chiediamo: come mai questi 160 milioni di euro non sono stati ‘ritrovati’ prima? Allora ha ragione da vendere, l’ufficio del commissario dello Stato, che si rifiuta ad accettare un principio – peraltro assolutamente illogico sul piano contabile – in base la quale per pagare la spesa corrente la Regione deve contrarre mutui.
Secondo noi, se il Ragioniere generale e i vari dirigenti generali ‘scavano’ ancora troveranno altri soldi. Che magari, senza l’emergenza non verranno trovati. Per essere spesi chissà come. La verità è che nessuno, di preciso, sa quanti imbrogli si celano dietro il bilancio della Regine siciliana.
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