Niente “gioco delle tre carte” ma chiarezza sui finanziamenti per il sostegno alle imprese operanti in Sicilia, per la riduzione dell’aumento dei prezzi dell’energia a seguito del conflitto bellico Russia-Ucraina e i fondi per fronteggiare le spedizioni, fuori regione, della monnezza. Sicilia Vera e Sud chiama Nord, formazioni politiche riconducibili a Cateno De Luca presenti all’Assemblea Regionale Siciliana, chiedono chiarezza al Governo Schifani. E’ lo stesso ex sindaco di Messina insieme a Matteo Sciotto a sollecitare maggiore trasparenza in merito alla riprogrammazione dei fondi del Piano di Sviluppo e Coesione.
«Il Patto – affermano – assegnava circa 2miliardi e 300milioni di euro alla Regione Siciliana dei quali circa 600milioni erano destinati al Commissario contro il dissesto idrogeologico mentre circa un miliardo di euro era da assegnare alla risoluzione delle infrazioni comunitarie per i cicli di depurazione e collettamento fognario. Alla luce di ciò chiediamo di sapere quali siano i progetti che “rischiano” il definanziamento dopo 6 anni dalla programmazione».
Sostanzialmente, secondo quanto rilevato, si tratterebbe di denari dirottati per fare fronte agli aumenti registrati nei costi per l’energia quando le stesse risorse erano già destinate, in parte, per calmierare le tariffe della Tassa sui Rifiuti. Gli Enti locali, infatti, allo stesso tempo sono stati chiamati a fare i conti con la crescita degli importi per lo smaltimento della spazzatura. «In ballo – continuano – ci sono 300milioni di euro che devono essere riprogrammati pena il definanziamento. Siamo fermamente convinti della necessità di aiutare le Piccole e Medie Imprese. In discussione ci sono le modalità. Chiediamo di sapere perché quelle risorse non sono state spese e come si pensa di poterle dirottare, peraltro senza il preliminare assenso della Commissione Europea. Intendiamo conoscere l’elenco dei progetti (riprogrammati), le motivazioni oggettive del mancato raggiungimento degli obiettivi ed i relativi responsabili di misura e responsabili unici dei procedimenti, se siano stati rimossi i motivi ostativi al mancato raggiungimento degli obiettivi per i progetti finanziati, se sussista un preventivo accordo Stato/Regione alla riprogrammazione».
In assenza di risposte da parte della Giunta Schifani, Sicilia Vera e Sud chiama Nord intendono astenersi dalla partecipazione ai lavori della commissione parlamentare al Bilancio per «non essere complici – chiosano – dell’ennesimo trucchetto che mira a nascondere responsabilità sul mancato raggiungimento degli obiettivi e la verità sui conti della Regione».
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