Il veto resta quello già annunciato nelle scorse settimane sulla possibile alleanza con Alfano. E rispetto a questo, regge l’accordo tra i bersaniani di Articolo Uno e Sinistra italiana. Leoluca Orlando ha dovuto prendere atto ancora una volta dell’indisponibilità a ragionare su una coalizione allargata che arrivi fino ad Alternativa Popolare per correre alle prossime elezioni regionali. Piuttosto meglio il rettore dell’Ateneo palermitano Fabrizio Micari. Un nome attorno al quale, comunque, non aleggia un grande entusiasmo.
«Abbiamo ribadito a Leoluca Orlando la nostra disponibilità a un progetto politico che abbia il centro nel civismo democratico con un programma di rottura netta con l’esperienza di governo attuale – si legge in una nota congiunta diffusa da Si e Mdp -. La Sicilia non può e non deve diventare una cavia per alchimie politiche fondate su un patto di potere asservito a logiche nazionali. Siamo invece interessati alla costruzione di un’anomalia politica che, partendo dall’esperienza palermitana, si assuma la responsabilità di offrire una visione e una prospettiva di governo che restituisca ai siciliani una speranza di cambiamento».
Il vertice, convocato per le 10 di questa mattina, si è concluso a ora di pranzo ed è stato definito «positivo» dallo stesso primo cittadino del capoluogo. Per Mdp erano presenti i parlamentari nazionali Angelo Capodicasa e Pippo Zappulla e la deputata regionale Mariella Maggio, mentre Sinistra Italiana era rappresentata dal deputato nazionale Erasmo Palazzotto, dal componente della segreteria Massimo Fundarò e dai segretari regionali Bianca Guzzetta e Luca Casarini. L’incontro era stato convocato da Orlando con l’obiettivo di creare un campo largo, sulla scia del cosiddetto modello Palermo – mettendo insieme Pd e forze centriste – che nel capoluogo siciliano ha portato alla rielezione del sindaco uscente.
Resta centrale, invece, il tema della discontinuità nella scelta del programma e del candidato rispetto all’esperienza di governo guidata da Rosario Crocetta. «In questo contesto – si legge ancora nella nota -, non riteniamo compatibile con questo progetto l’adesione di Alternativa Popolare, sia sul piano culturale sia sul piano dei valori e dei programmi. Assumiamo come elemento positivo – concludono – la disponibilità del rettore dell’Università di Palermo Fabrizio Micari a candidarsi alla presidenza della Regione siciliana, candidatura sulla quale siamo pronti ad aprire un confronto».
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