Regionali, Sgarbi risponde all’invito di Musumeci «Si può parlare, non voglio far vincere Cancelleri»

Nello Musumeci chiama, Vittorio Sgarbi risponde. O almeno, promette di farlo. È un tre per cento che preoccupa non poco la coalizione di centrodestra, quello a cui aspira la candidatura alla presidenza della regione del noto critico d’arte. Pochi voti, in termini percentuali, ma che andrebbero a pescare sostanzialmente nello stesso bacino elettorale dell’ex presidente della commissione regionale antimafia. E che potrebbe compromettere l’esito della competizione elettorale. 

Non è un caso che la candidatura di Sgarbi sia stata resa nota pochi minuti prima dell’inizio della conferenza stampa in cui veniva ufficializzato l’accordo tra Gaetano Armao, Roberto Lagalla e Gianfranco Micciché a sostegno di Musumeci. Con tanto di endorsement dell’ex governatore Totò Cuffaro, che non ha mai manifestato particolare entusiasmo per il progetto di Musumeci.

Ieri l’ennesimo appello al dialogo da parte del candidato di Salvini e Meloni, che torna a chiedere a Sgarbi di far parte della squadra. «Abbiamo bisogno della sua genialità e del suo dinamismo», ha detto. Oggi la risposta di Sgarbi a MeridioNews: «Non ho nessuna intenzione di entrare nella coalizione – ammette -. Sono un solitario, se corro, corro da solo. Il simbolo della lista Rinascimento è stato presentato». Ma l’ex sindaco di Salemi non esclude che un dialogo possa esserci: «Immagino che ci sentiremo».

Il punto, secondo Sgarbi, è uno: «Non voglio far vincere i Cinque Stelle di Cancelleri, in questo senso posso convenire con Musumeci che la sua vittoria è più opportuna e più utile per la Sicilia». Immagina un ruolo all’interno della coalizione? «Musumeci si è rivolto a me come persona. Ed è alla persona Musumeci che mi rivolgerò io». Insomma, potrebbe semplicemente ritirare la candidatura, senza presentare una lista a sostegno del centrodestra. «In questo momento la mia candidatura è valida e non c’è alcun ripensamento all’orizzonte. Vedremo».

In tarda mattina la nota ufficiale in cui Sgarbi annuncia il ritiro. «Il progetto politico della lista di Musumeci, a partire dal nome Diventeràbellissima – sottolinea – va nella stessa direzione e potrà trovare una sua continuazione, dopo le elezioni siciliane, nella stretta connessione ideale con Rinascimento. A questa distinzione io credo, al di là di alleanze con le loro contraddizioni e le loro necessità forzate dalla legge elettorale maggioritaria che fa prevalere le coalizioni sulle identità politiche e culturali. Accolgo perciò l’invito del presidente Musumeci, espresso nelle forme e nei modi più rispettosi e civili, con vera ansia di raggiungere obiettivi comuni, e con l’eleganza che ne caratterizza, sul piano personale, politico e della cortesia istituzionale, l’azione».

Miriam Di Peri

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