Regionali, la campagna elettorale viaggia online Tra social e manifesti, su cosa puntano i candidati

«Non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico». Tornano alla mente diverse immagini dal film ispirato all’ascesa di Mark Zuckerberg pensando agli ultimi giorni tra le stanze della politica siciliana. In tempi di social network, la campagna elettorale viaggia sul doppio binario. E se offline si riesce ancora a pagare alla cassa del bar senza dovere scostare dal bancone i santini elettorali, online è tempo di fare i conti con la comunicazione dei candidati alla presidenza della Regione

A partire dai like sulle pagine ufficiali su Facebook. Il gap maggiore è sicuramente quello di Fabrizio Micari, la cui pagina è ferma allo scorso ferragosto, con un post sull’anniversario di Paolo Giaccone. Insomma, al netto dei like che sono appena 3336, se un altoatesino visitasse la pagina del rettore in congedo non avrebbe elementi per sapere che si tratta del candidato di centrosinistra. Nonostante la sua sia l’ultima candidatura, in ordine cronologico, a essere stata ufficializzata, l’attività di autore, giornalista e vicepresidente della commissione Antimafia parla al posto di Claudio Fava, che su Facebook parte da una base di 21.270 like

Sfiora i 53mila followers, invece, Nello Musumeciin campagna elettorale da mesi, seppure l’accordo con la coalizione di centrodestra si sia sbloccato da poco più di una settimana. Schizza infine a 122mila like la pagina di Giancarlo Cancelleriinvestito della candidatura all’alba dello scorso 9 luglio, quando nelle stanze degli altri partiti le conversazioni si concentravano sulla scelta della meta per le vacanze estive. 

Uno sguardo agli altri social suscita non poca ironia. Guardando, ad esempio, al profilo Twitter di Fava, tutti i suoi follower appena qualche giorno fa hanno ricevuto una notifica che testualmente recitava: «Era da un po’ che Claudio Fava non twittava. Leggi cosa ha detto». Insomma, non il migliore tra i biglietti di benvenuto per aprire la campagna elettorale. E se i tre competitor più in là con gli anni si muovono tra Facebook e Twitter, ecco che invece Cancelleri si avventura di più nello storytelling per immagini su Instagram. Una sperimentazione che si sta tentando in Sicilia, molto più dinamica e smart rispetto ai social tradizionali, che la Casaleggio Associati potrebbe riproporre nella campagna elettorale per le politiche.

Ma se lo stato dell’arte in campo social è questo, la chiamata alle armi è già partita. Nello Musumeci al momento è seguito da un’agenzia di comunicazione milanese affiancata da un’altra ragusana, ma nei prossimi giorni nuovi professionisti saranno chiamati a unirsi alla squadra. Intanto, la collaborazione con le due realtà che si occupano di marketing politico ha certamente aiutato il candidato con la cartellonistica apparsa proprio nei giorni in cui il sostegno di Forza Italia era maggiormente in bilico. Quel «pizzo» che piace ai siciliani, senza nome, simboli di partito e volti ha comunque contribuito nei giorni clou a fare pressing nel centrodestra.

Partita anche la macchina organizzativa per Micari, che si affiderà all’agenzia palermitana Gomez e Mortisia, mentre dai moderati si intensifica il pressing per puntare l’immagine della campagna sul tandem Micari-La Via, immaginando anche il doppio volto sui manifesti. In ogni caso, l’idea di base, secondo quanto filtra da ambienti vicini al rettore in congedo, sarebbe quella di una campagna smart, che scrolli dalla coalizione l’immagine dei cinque anni di governo appena trascorsi e che riposizioni Micari nel dibattito pubblico esaltando l’aspetto legato alla novità di una candidatura fuori dall’orticello partitico.

Pianificazione low cost, invece, per i cinquestelle, che stanno reggendo il peso della comunicazione in modo autonomo (con la supervisione milanese della Casaleggio Associati), tra l’ufficio stampa e i volontari che seguono Cancelleri e lo affiancano sul fronte video e social network. Quasi certamente i grillini siciliani sceglieranno di non far stampare manifesti, o tutt’al più ricorrervi solo nei giorni immediatamente precedenti al voto.

Ancora in alto mare, infine, l’organizzazione della campagna elettorale di Fava. L’idea è quella di una comunicazione snella e giovane, sulla stessa riga della campagna elettorale di Sinistra Comune alle amministrative di Palermo. Verosimilmente è immaginabile un ufficio stampa dedicato soltanto alla lista, mentre per l’immagine di Fava non è escluso che si scelga di farsi affiancare da un’agenzia di comunicazione.

Miriam Di Peri

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