La candidatura di Nello Musumeci ha fatto perdere la bussola ai finiani di Sicilia. Completamente spiazzati dal nome del loro ex compagno di partito, uomo della destra storica siciliana e autonomista della prima guardia molto quotato nei sondaggi, e terrorizzati dal dubbio di riuscire a superare la fatidica soglia del 5%, rilasciano dichiarazioni che brillano per ‘coerenza e lucidità’.
Carmelo Briguglio ad esempio, stamattina, con aria indignata, dice che la candidatura di Musumeci apre la strada alla discesa in campo di Berlusconi per le prossime politiche: ‘Rispetto la storia politica e personale di Musumeci, con il quale abbiamo condiviso in passato con lealta’ e amicizia un tratto importante della storia della destra italiana. Ma oggi Musumeci e’ la candidatura targata e nata nel Pdl, quale battistrada in Sicilia della sesta discesa in campo alle prossime politiche di Silvio Berlusconi Presidente. Per questo e’ per Fli una candidatura inaccettabile’.
Parole che fanno sorridere se si pensa che proprio Fli, non solo ha regnato con Berlusconi, ma al suo altare ha anche immolato il partito fondendosi, contro il volere della base, nel Pdl.
Raggiunge l’acme Fabio Granata, che addirittura si meraviglia per l’eventuale appoggio del Mpa a Musumeci, e in linea con la sua storia politica, propende per un uomo del Pd: “Alle elezioni regionali siciliane del prossimo autunno il Fli, che “non coltiva il gusto della marginalizzazione”, ma che vuole entrare nel gioco “da protagonista”, potrebbe sostenere il candidato del Pd Rosario Crocetta, a patto che lo schieramento che lo sostiene “si apra alle forze autonomiste”.
Per quel che riguarda l’intesa raggiunta tra il Pdl e Musumeci, “si tratta -dice Granata- di un’ammucchiata priva di progetto. E se dovesse entrare, come non mi auguro, anche l’ex Mpa, sarebbe ingovernabile. Un asse di potere che da Dell’Utri e Schifani potrebbe arrivare fino a Lombardo”. Quanto a Musumeci, “e’ solo garante di facciata, che certamente ha una credibilita’ maggiore della sua coalizione. Ma non lo sostengono per la sua identita’ culturale: e’ solo una foglia di fico che copre il solito vecchissimo centrodestra”.
Parole anche queste che lasciano di stucco se a pronunciarle è uno che ha governato con il Mpa di Lombardo, il quale di ammucchiate è stato maestro con il risultato di una Sicilia in rovina.
Ma probabilmente l’astio di Briguglio e Granata è stato suscitato dalle parole di Francesco Storace che ieri ha sottolineato la loro ‘coerenza‘: “Lui ama Crocetta? Che pena Fli, erano di destra e ora contro un uomo di destra….” ha detto il segretario nazionale de La Destra.
Parole che hanno centrato il segno a quanto pare…
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