Politica

Regionali, gli undici pentastellati da definire. Di Paola: non faremo sconti in Aula

Squadra da definire per il Movimento 5 Stelle all’Assemblea Regionale Siciliana per i prossimi cinque anni. Le urne hanno consegnato ai pentastellati undici seggi. Arrivano all’ARS da Palermo Adriano Varrica e Luigi Sunseri, da Agrigento Angelo Cambiano, da Catania Jose Marano, da Messina Antonio De Luca, da Ragusa Stefania Campo, da Siracusa Carlo Gilistro, da Trapani Cristina Ciminnisi e da Caltanissetta Nuccio Di Paola. Ma proprio Di Paola risulta eletto anche nella città etnea e nel capoluogo di Regione. Per questo si attende di conoscere per quale posto opterà. Se lascerà libero Palermo, tornerà in Aula l’uscente Roberta Schillaci; se non dovesse accettare Catania, arriverà Lidia Adorno; se libererà Caltanissetta subentrerà Filippo Ciancimino. Intanto dai social il rappresentante dei 5 Stelle alla corsa per la presidenza della Regione ha ringraziato i simpatizzanti per il sostegno ricevuto. «Un grazie di cuore – scrive Di Paola – a tutti quelli che insieme a noi ci hanno creduto, che ci hanno sostenuto e ci hanno aiutato a immaginare un futuro diverso per la Sicilia. Credetemi, ce l’ho messa tutta, non mi sono risparmiato un attimo.

Ribadisce, poi, l’impegno nel portare avanti il programma illustrato nelle piazze ma soprattutto “l’incarnazione” dell’agenda progressista. Quella stessa idea condivisa per anni con il Partito Democratico, affrontata durante le primarie e poi tradita dagli stessi pentastellati poco prima della presentazione delle liste. Una retromarcia che ha fatto notare tutti i risvolti nelle urne. Il Movimento 5 Stelle, alle regionali, ha registrato il 13,6% dei voti a fronte del risultato di cinque anni addietro che lo vedeva in testa con il 26,67% e un candidato presidente come Giancarlo Cancelleri che era volato al 34,65%, travolgendo il centrosinistra. Stavolta, invece, il passo indietro è evidente alla luce della riduzione dei candidati eletti, della percentuale di consenso ottenuta e del quarto posto nella sfida alla presidenza. Una riflessione, dunque, pare essere necessaria anche tra gli stessi attivisti i vista delle prossime tornate elettorali tra le quali quella per il Comune di Catania. Intanto «all’Assemblea Regionale Siciliana – continua – non faremo sconti a nessuno: saremo un’opposizione ferma e intransigente. Sappiamo che i cittadini contano su di noi e noi non saremo da meno».

Umberto Triolo

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