Giochi quasi fatti per quanto riguarda le liste per le elezioni regionali. Con la scadenza ufficiale alle 16 di oggi, a depositare per prima i nomi dei candidati è stata la Democrazia Cristiana Nuova di Totò Cuffaro che, per l’appuntamento elettorale, abbraccia l’Udc. Una reunion tra democristiani vecchi, più o meno vecchi, adulti e giovani. Scelta mal digerita da alcuni che hanno esplicitato tutto il loro disappunto definendo questa mossa come un tradimento verso i sostenitori. A cercare di riportare la pace ci ha pensato il coordinatore politico dello scudo crociato Decio Terrana. «Abbiamo la stessa anima – ha detto – e quindi si tratta di una comunione politica naturale». Un ritorno alle origini? A questo punto possibile, perché benedetto da Roma. Sembra potersi realizzare, insomma, il sogno di rinascita al quale fin dal primo momento ha puntato Cuffaro. E pensare che la stessa coalizione di centrodestra, settimane addietro, lo aveva messo alla porta per poi riaccoglierlo. In mezzo, il cambio di rotta e la convergenza su Renato Schifani.
Ma in queste ore i partiti sono stati immersi nei faccia a faccia per la definizione dei listini, dove vengono indicati i prescelti premiati dal sistema. Per Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega Prima l’Italia, autonomisti, centristi e DC, oltre al capolista Schifani ci sono Gaetano Galvagno, Marianna Caronia, Riccardo Gallo, Elvira Amata, Giuseppe Lombardo e Federica Marchetta. Nel centrosinistra lavori travagliati perché la coalizione, in tempi ristretti, ha dovuto fare i conti con lo sgambetto del Movimento 5 Stelle che si è tirato fuori dal polo progressista. Per il Partito democratico resta la candidatura, alla presidenza della Regione, di Caterina Chinnici sostenuta da Claudio Fava e da +Europa. Nel listino figurano, oltre alla stessa Chinnici come capolitista, Roberta Bellia, Antonio Calabrese, Cleo Li Calzi, Nicola Grassi, Cettina Martorana e Cesare Mattaliano.
Per quanto riguarda il terzo polo, la corsa in solitaria di Gaetano Armao resta un punto fisso. Azione e Italia Viva, presenti con una sola lista, non hanno rivisto la loro posizione dopo l’allontanamento tra Pd e M5s. A chiarire la questione, il coordinatore provinciale dei renziani a Catania, Salvo Nicosia. «Queste regionali – ha dichiarato – non rappresentano la partita sulle quali possiamo misurarci. Se definiamo supplementari i tempi in cui Azione e Italia Viva hanno scelto di fare un percorso comune, il Partito democratico ha rotto con i 5 stelle poche ore prima. Quindi era inimmaginabile fare coalizione soltanto come sommatoria di simboli. Vale la pena di sforzarsi a fare proposte politiche coerenti, concrete e realizzabili».
Il Movimento 5 stelle, che punta su Nuccio Di Paola, ha inserito nel listino dopo lo stesso candidato alla presidenza, l’uscente parlamentare all’Ars Stefania Campo, Antonino De Luca, Jose Marano, Roberta Schillaci e Giorgio Pasqua. Piuttosto chiara l’organizzazione interna alle liste per Cateno De Luca. Il suo progetto, fuori dagli schemi, è già noto da tempo e per questo, nel listino ci sono l’ex iena Ismaele La Vardera, Giulia Polizzi e il fedelissimo Danilo Lo Giudice, attuale sindaco di Santa Teresa di Riva e onorevole all’Assemblea regionale sciliana.
Sul filo del rasoio la candidatura di Eliana Esposito, con i suoi Siciliani Liberi, impegnati con il conteggio e deposito delle firme nell’ultima giornata utile prima della consegna.
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