In un’epoca in cui la spending review occupa forzatamente l’agenda politica di enti e organi di governo, dove la bravura nel tagliare determina la qualità dell’amministrazione, c’è chi promette di andare in controtendenza. È Franco Busalacchi, candidato alla presidenza della Regione, in rappresentanza del movimento Noi siciliani con Busalacchi – Sicilia libera e sovrana.
Busalacchi, che dalla sua non ha di certo i pronostici e che alla Regione ha trascorso 30 anni di carriere da burocrate, lancia una scommessa: assumere nuovi dipendenti, perché, a suo dire, quelli che ci sono non sono sufficienti per gestire il carico di lavoro. «Chi afferma che sono troppi non sa di che parla – ha detto -. Prima di parlare della Sicilia parliamo per esempio di Roma dove per tre milioni di abitanti ci sono in servizio ben 23 mila impiegati. La Sicilia ha cinque milioni di abitanti ed è la Regione più grande e quella con competenze più estese».
L’esponente degli indipendentisti immagina una riduzione dell’orario di lavoro a 30 ore settimanali e il part time per non più di un terzo del personale. «Sono sicuro – ha proseguito Busalacchi – che, quando saranno definiti i carichi di lavoro, ci renderemo conto che gli impiegati e i dirigenti sono di meno di quel che serve e che occorrerà procedere a nuove assunzioni». Delle quali almeno cinquecento nel settore amministrativo attingendo dal bacino di «giovani laureati in scienze giuridiche e amministrative», mentre altre verranno fatto nel settore tecnico.
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