Bassa affluenza alle urne in Sicilia per il referendum sulla riforma costituzionale. A presentarsi ai seggi, in quella che è la prima tornata dall’inizio della pandemia di Covid-19, è stato il 6,41 per cento degli aventi diritto. L’isola è quella che alle 12 ha registrato il più basso livello di partecipazione tra le regioni italiane. La media nazionale è del 12,25 per cento. Il referendum, essendo confermativo sulla proposta di taglio di circa un terzo dei parlamentari nazionali (29 quelli in bilico in Sicilia), per essere valido non necessita il raggiungimento del quorum.
A livello provinciale l’affluenza maggiore è stata a Siracusa con il 7,16 per cento, seguita da Catania (6,77) e Ragusa (6,68). Quarta Palermo dove a mezzogiorno si è presentato ai seggi il 6,48 per cento dei votanti, mentre a Enna l’affluenza è stata del 6,34 per cento. A Messina il dato è del 6,28. Sotto il sei per cento le province di Trapani (5,98), Caltanissetta (5,54) e Agrigento (5,53). Le urne resteranno aperte fino alle 23, per poi riaprire domattina e chiudere definitivamente alle 15.
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