Reato di clandestinità: 80% degli italiani dice no all’abolizione. Ma Grillo non lo può dire…

Cosa non si farebbe per screditare il Movimento 5 Stelle? Tutti i giornali di oggi dedicano l’apertura a Beppe Grillo e al suo no all’abolizione del reato di clandestinità. Il caso, lo sappiamo, è scoppiato ieri a Palazzo Madama, dove due senatori grillini si sono detti a favore, suscitando la reprimenda del leader del Movimento, il quale ha precisato che questo punto non è contemplato nel programma dei 5 Stelle.

Tutto potrebbe rientrare nella normale dialettica interna ad ogni partito. Invece no. Trattandosi dei grillini, coloro i quali hanno fatto tremare la casta della politica alle ultime elezioni e che i sondaggi di questi giorni sulle intenzioni di voto danno in continua crescita (il dato migliore, il 24,1% di consensi, viene diffuso dall’istituto Ixé. Altre 4 società autrici di sondaggi segnalano i 5 Stelle oltre il 21%. Si tratta precisamente di Euromedia, Tecnè, Datamedia, Ipsos, Piepoli ed Ipr Marketing (nel sondaggio realizzato il 7 ottobre per il Tg3- sempre ad un soffio dalla coalizione di centrosinistra) i cannoni della vecchia politica sparano in massa.

Sui quotidiani c’è di tutto: Grillo fascista, Grillo come Bossi, ecc… Insomma, siamo alle solite. Il Movimento 5 Stelle va distrutto. Prima che distrugga la casta.

Se poi entriamo nel merito della questione, l’ipocrisia e la strumentalizzazione dei partiti tradizionali emerge con forza. Siamo sicuri, infatti, che gli italiani siano favorevoli all’abolizione del reato di clandestinità? Non proprio.

Secondo un sondaggio di Euromedia research, citato stamattina da La Stampa, l’80% degli italiani è contrario. Un no assolutamente trasversale motivato con una semplice constatazione: abolire il reato significherebbe rompere definitivamente gli argini ad un fenomeno, quello dell’immigrazione, che ha già messo in ginocchio l’Italia, la Sicilia in particolare.

Vuol dire che l’80% degli italiani è fascista? Certamente no. Molti spiegano anche che un passo del genere si potrebbe fare solo dopo un impegno serio della politica internazionale volto a regolare la questione. Ma al nemico Grillo questo aggettivo va attribuito: bisogna fermarlo. Prima che sia lui a fermare la casta.

 

Redazione

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