È diventata legge – con la pubblicazione nella gazzetta ufficiale della Regione Sicilia – la riforma della rete ospedaliera voluta da Lucia Borsellino, assessore alla Salute della giunta Crocetta. In totale crescerà di 1400 unità il numero dei posti letto nei nosocomi della regione, ma i piccoli presidi ospedalieri verranno riorganizzati secondo il modello degli ospedali riuniti. Il quale, secondo Borsellino, «garantirà un livello assistenziale omogeneo con modelli tecnico-professionali condivisi e tramite l’utilizzo di equipe integrate e percorsi assistenziali definiti». Anche in provincia di Ragusa muterà la geografia delle strutture sanitarie pubbliche, e si andrà verso la creazione di due ospedali riuniti, quelli di Vittoria-Comiso e Modica-Scicli, che ingloberanno i vecchi nosocomi.
In complesso – nel territorio ibleo – verranno creati due distretti: il primo che raccoglierà le strutture di Ragusa città, il secondo composto dai due neo osperali riuniti. Un piccolo aumento nel numero dei posti letto in provincia: in totale saranno 819, ripartiti in 702 ordinari e 117 in regime di day hospital (675 per acuti, 144 per post-acuti). Sono 13 quelli in più rispetto all’attuale dotazione, che era già passata più di una volta sotto la mannaia dei tagli: secondo la riforma del 2010 i posti avrebbero dovuto essere 869, già ridotti rispetto ai 911 della fine dello scorso decennio.
Scendendo nel dettaglio a Ragusa città si potrà contare su 350 posti letto (292 ordinari, 58 day hospital), 154 posti a Vittoria (134 ordinari, 20 day hospital), 71 a Comiso (60 ordinari, 11 day hospital). Passando all’ospedale riunito di Modica-Scicli saranno 186 i posti a Modica (160 ordinari, 26 day hospital) e 58 a Scicli (56 ordinari, 2 day hospital). Ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2016 per mettere in atto i cambiamenti richiesti.
Tagli, invece, al numero dei posti letto per malati acuti. E il Tar di Palermo, la scorsa settimana, ha bocciato questa parte della riforma accogliendo il ricorso della sezione siciliana dell’Associazione italiana ospedalità privata. Soddisfatta Barbara Cittadini, presidente dell’associazione, dopo il pronunciamento del tribunale amministrativo: «La decisione del Tar attesta l’irragionevolezza e l’illegitittimità delle scelte adottate dall’Assessorato regionale della Salute, registriamo non senza soddisfazione questa sentenza».
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