Da febbraio avrebbe terrorizzato gli abitanti delle campagne tra san Giacomo e Frigintini con furti nelle aziende agricole e nelle abitazioni più isolate ma nella notte tra sabato e domenica, con l’operazione congiunta di polizia e carabinieri, la banda dedita a scorribande nelle campagne iblee è stata sgominata. Da più di un mese si sarebbero registrati diversi furti, alcuni tentati, altri portati a segno, nella zona tra San Giacomo, Frigintini e contrada Mauto dalle cui abitazioni e aziende agricole venivano sistematicamente sottratti animali, attrezzi da lavoro e ogni cosa che fosse prontamente occultabile in auto e trasportabile. Dato il vasto raggio d’azione della banda, sono subito partite le indagini congiunte di carabinieri e polizia di Stato coordinate dalla procura della Repubblica di Ragusa.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che ad agire fosse non un singolo o degli improvvisati banditi ma una vera e propria banda originaria del vittoriese che, prima di tentare i colpi, agiva con accurati sopralluoghi per individuare con metodo gli obiettivi più redditizi. Un mese di serrate indagini e appostamenti hanno consentito agli inquirenti di ricostruire accuratamente il modus operandi dei ladri. Tutto sarebbe partito dal pedinamento degli spostamenti: già nel tardo pomeriggio di sabato l’auto, precedentemente individuata e monitorata dagli investigatori, sarebbe stata seguita fino in contrada Mauto. Da qui le forze dell’ordine hanno iniziato a tessere la tela e nel cuore della notte è scattata la trappola. Cinque auto hanno bloccato la strada e fermato la vettura bersaglio, a bordo della quale c’erano cinque soggetti, due italiani e tre albanesi.
Tutti con precedenti per furto, rapina e possesso ingiustificato di grimaldelli, avrebbero occultato a bordo del mezzo arnesi per lo scasso e due radioline che utilizzavano, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, per i collegamenti tra chi restava in auto e chi invece veniva dislocato sul territorio per compiere materialmente i furti. I cinque soggetti non hanno opposto resistenza e sono stati trasferiti al commissariato di polizia di Modica e poi al carcere di via Di Vittorio.
Colpi d'arma da fuoco sparati per uccidere a Licodia Eubea, in provincia di Catania. Per…
«Fermi tutti, questa è una rapina». Il più classico degli esordi per il giovane rapinatore…
Dieci anni di reclusione. Questa la condanna chiesta dalla procura di Catania nei confronti di…
Chiuse le indagini sulla strage di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. Per le torture…
Una chiamata ricevuta dalla polizia poco prima del pranzo di Natale. Dall'altro lato del telefono,…
Un uomo di 48 anni (G. M. sono le sue iniziali), si è suicidato in…