Tonnellate di plastica, cemento, ferro, bombole e persino pullman e trattori. Sono solo alcuni dei rifiuti abbandonati in un terreno privato in contrada Piombo, a Ragusa. L’appezzamento, trasformato in discarica abusiva, è stato sequestrato dai militari del nucleo di polizia tributaria di Ragusa con il supporto tecnico dei funzionari del settore Territorio ed ambiente della Provincia iblea.
Nell’area, che si estende per oltre 500mila metri quadrati, i militari hanno ritrovato: circa dieci tonnellate di materie plastiche dalle serre agricole, circa dieci tonnellate di imballaggi di cartone per i prodotti ortofrutticoli, cumuli di cemento, circa cento tonnellate di materiali ferrosi, inerti dell’edilizia, bombole gpl, pneumatici dismessi, una tonnellata di lastre di eternit, legno, autoveicoli, camion, semirimorchi, furgoni, trattori, ruspe e pullman.
Ma i materiali, secondo quanto accertato dagli investigatori, non sarebbero stati solo abbandonati nel terreno. Nello stesso posto, infatti, di recente, sarebbero stati anche bruciati cumuli di materiale plastico, anziché smaltirli secondo la legge. Provocando così lo sversamento di liquidi e sostanze altamente nocive, come diossine e policlorobifenili nel terreno e idrocarburi policiclici altamente inquinanti nell’aria. Il rischio, secondo i militari, è che questa pratica illegale abbia inquinato suolo e falde acquifere.
Intanto i cinque proprietari del terreno sono stati denunciati mentre un’indagine è stata aperta per trovare i responsabili dei roghi di rifiuti.
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