L’avevano ridotta in schiavitù, cercando pure di avviarla alla prostituzione. Questa l’accusa rivolta dalla polizia a due cittadini rumeni di 36 e 21 anni, arrestati dopo che da New York è arrivata una telefonata a un centro antiviolenza.
A telefonare sono stai i familiari di una donna di origini colombiane, sposata con uno dei due uomini. Da tempo la vittima viveva, insieme al figlio di piccola età, in uno stato di segregazione. Minacciata ripetutamente dal compagno e costretta a chiedere l’elemosina.
A mettere fine a questa situazione sono stati gli agenti delle squadre mobili di Ragusa e Siracusa e del commissariato di Lentini. A carico degli arrestati anche l’accusa di furto di energia elettrica. Al momento del sopralluogo, la donna si trovava insieme al figlio. Alle forze dell’ordine ha dichiarato di aver conosciuto l’uomo all’estero, e di essere arrivata in Italia sotto la minaccia di perdere il bambino. Adesso, la vittima e il piccolo sono stati affidati a una comunità in luna località segreta, mentre sono state avviate le procedure per regolarizzarne il soggiorno.
Annullata con rinvio. È questa la decisione della corte di Cassazione sul ricorso della difesa…
Tutti rinviati a giudizio. Dovranno affrontare il processo le persone arrestate e quelle indagate nell'ambito…
È stato «esteso per tutto il 2025 il bonus per il contrasto al caro voli…
Un'auto si è ribaltata dopo essersi scontrata con un furgone. È successo sulla strada statale…
«Uno spazio di legalità e di inclusione sociale». Era l'inizio di agosto quando la deputata…
Un 68enne è stato aggredito la scorsa notte, in via Roma a Palermo, da un…