La polizia di Ragusa ha chiuso un’altra casa a luci rosse nel centro storico della città. Si tratta della seconda in meno di una settimana, e soprattutto l’ennesima negli ultimi due anni di intensificazione delle attività di contrasto della prostituzione.
Ancora una volta a segnalare agli agenti il giro sospetto di presunti clienti sono stati i residenti, stanchi di dover rispondere alle richieste di persone in cerca dell’abitazione in cui avvenivano gli incontri. Negli annunci on line, infatti, non venivano date indicazioni esatte sulla via e il numero civico.
A operare nell’abitazione era una cittadina cinese che, alla vista dei poliziotti, ha ammesso di prostituirsi. Sposata con un cittadino italiano residente a Roma, la donna avrebbe deciso di svolgere l’attività per riuscire a guadagnare di più. A riprova di ciò ha mostrato la cifra di duemila euro guadagnati in pochi giorni.
Nell’appartamento si trovava anche un cliente. In seguito ai controlli, la proprietaria dell’immobile, che ha ammesso di aver affittato in nero l’appartamento, è stata diffidata.
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