Anno nuovo, vizi antichi. A Ragusa continua l’impegno delle forze dell’ordine contro la prostituzione all’interno di immobili privati. Se nel 2015 erano state 15 le case chiuse scoperte, in questi primi mesi del 2016 sono già un paio le denunce. L’ultima, pochi giorni fa, in corso Italia dove gli agenti della squadra mobile sono intervenuti per denunciare una transessuale.
Anche in questo caso, la denuncia è partita dai vicini che, dopo numerose rimostranze nei confronti dell’interessata e del compagno, hanno contattato la polizia. Già l’anno scorso, il contributo dei residenti era stato fondamentale per consentire l’individuazione delle case chiuse. In un’occasione, a lamentarsi erano stati i fedeli di una parrocchia, che mal digerivano i rumori provenienti da un’abitazione situata nei pressi della chiesa.
Dalle indagini è emerso che tra la transessuale e i vicini c’era stata anche una lite. Un crescendo di tensione che ha portato gli agenti a monitorare l’abitazione e intervenire nel momento in cui stavano per farvi ingresso due uomini e una donna. I tre, dopo essere stati bloccati, si sono giustificati dicendo di essere andati a trovare un’amica. Nel corso del sopralluogo, è stata la stessa trans a confermare l’attività di prostituzione. Gli agenti hanno diffidato la proprietà dell’immobile dall’affittare i locali per attività illecite.
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