Esche per topi in mezzo ai pomodori secchi, ratti morti accanto alle cassette di ortaggi, olive, peperoni e melanzane in salamoia andati a male. La Guardia di finanza di Pozzallo ha sequestrato 70 tonnellate di alimenti in un capannone a Ispica, di proprietà di un’azienda agricola. Prodotti che stavano per essere immessi sul mercato locale e nazionale ma che, hanno confermato le analisi di laboratorio, contenevano una carica microbica ed enterobatteriacea notevolmente superiore ai limiti consentiti dalla legge.
Il titolare è stato denunciato per il mancato rispetto della normativa sulla sicurezza alimentare e detenzione di alimenti in cattivo stato di alimentazione. Alla fine di un’attività investigativa, i militari delle Fiamme gialle, insieme al personale dell’Asp, hanno effettuato un’ispezione nel capannone adibito a deposito di alimenti, riscontrando prodotti tenuti in pessimo stato di conservazione in locali sia interni che esterni sporchi e maleodoranti.
Oltre alla denuncia, al titolare è stato notificato il provvedimento di chiusura dell’attività ed è stata ordinata dal direttore generale dell’Asp di Ragusa la distruzione dei prodotti tossici. Di fronte al mancato rispetto dell’ordinanza, è stata chiamata una ditta specializzata che ha provveduto all’eliminazione degli alimenti sotto la supervisione dei finanzieri. Al titolare sono poi stati addebitati i costi dell’operazione.
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