Ragazzi scomparsi a Casteldaccia, l’appello dei genitori

Lettera aperta dei genitori di Salvatore Colletta, l’allora quindicenne, che il 31 marzo di 21 anni fa, sparì in circostanze misteriose da Casteldaccia (Palermo), assieme al compagno di giochi, Mariano Farina, di 12 anni.

Instancabili nella ricerca della verità sulla scomparsa del figlio, i genitori gli scrivono nel giorno di Pasqua, che è anche l’anniversario della sua scomparsa. Le indagini, tutt’ora in corso, sono state riaperte nel 2011 a seguito delle sollecitazioni mediatiche che hanno contribuito ad evitarne l’archiviazione.

Ora però, dopo 21 lunghi e complessivi anni di silenzi e depistaggi, i genitori di Salvatore, Carmela La Spina e Antonino Colletta, temono la definitiva chiusura delle indagini e delle ricerche, senza che si riesca ad approdare alla verità su quanto è accaduto.

Per questo hanno deciso di affidare alla rete una lettera accorata. In prima battuta, si rivolgono al figlio, che vogliono continuare a pensare e immaginare vivo: “Ci basta solo un tuo segno – si legge -, E’ passato tanto tempo, ma noi non perdiamo mai la speranza di riabbracciarti”.

Poi, i due genitori si rivolgono a chi sa o ha visto qualcosa: “Noi vogliamo solo sapere se tu stai bene anche in forma anonima o in qualunque modo tu voglia comunicarcelo. Speriamo in un tuo segnale, in una tua lettera, telefonata o contatto su facebook o in qualsiasi altro modo. Ci basta solo avere notizie perché ci manchi ogni giorno di più”, scrivono.

La mamma e il papà di Salvatore nella lunga missiva chiedono di voler conoscere tutta la verità, anche la più dolorosa. “Vogliamo sapere – scrivono – se Salvatore è ancora in vita o meno e sapere dove andare a porgere un fiore. Speriamo che ci sia un qualsiasi indizio che ci possa far pensare che lui potrebbe ritornare da noi”.

A Salvatore poi una rassicurazione: “Lottiamo e lotteremo sempre, affinché si faccia luce sulla tua storia”.

Una vicenda difficile che lascia tutti col fiato sospeso da molti anni, in attesa che si arrivi alla verità. Quel pomeriggio i due ragazzini si erano allontanati da casa a bordo del motorino di un amico per una partita a calcio, ma da allora non si è più avuta alcuna notizia. Dei due ragazzini si è persa ogni traccia.

Tra le varie ipotesi più inquietanti, non si esclude quella del rapimento da parte di organizzazioni criminali internazionali dedite al traffico di organi. O, magari, una vendetta fredda, consumata da esponenti di Cosa nostra, forse perché i due ragazzini avrebbero visto o fatto qualcosa che non avrebbero dovuto vedere o fare.

 

Sabrina Macaluso

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