Un uomo di 57 anni, con precedenti penali, è stato fermato a Gela per avere esploso dei colpi d’arma da fuoco all’indirizzo di due giovani donne, ferendone una al braccio sinistro. Il provvedimento, in cui si contesta il reato di tentato omicidio, è stato emesso dalla procura di Gela diretta dal procuratore Fernando Asaro ed è stato eseguito dagli agenti del commissariato di polizia.
Dietro i fatti ci sarebbe una vera e propria spedizione punitiva. Le indagini condotte dalla squadra mobile di Caltanissetta e dal commissariato di Gela, hanno permesso di accertare che il gesto è stato innescato da un precedente alterco tra le donne e il figlio del 57enne, il quale accortosi della situazione, sarebbe andato in aiuto del figlio, esplodendo dei colpi di pistola calibro 7,65 all’indirizzo delle donne. Immediatamente rintracciato presso la propria abitazione, l’uomo – che annovera precedenti per delitti contro la persona, il patrimonio, in materia di stupefacenti e per associazione di tipo mafioso – è stato condotto negli uffici del commissariato, dove ha confessato di essere l’autore del tentato omicidio.
Dinanzi alla sua abitazione, la polizia scientifica ha rinvenuto due bossoli, i quali saranno sottoposti ai rituali accertamenti di laboratorio. L’indagato è stato successivamente trasferito nel carcere di Caltanissetta, in attesa della convalida del fermo. La vittima, una ragazza di 24 anni, è stata attinta da uno dei proiettili, il quale le ha trapassato il braccio sinistro. Dopo le prime cure, la 24enne è stata dimessa con una prognosi di 15 giorni.
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