Raccolta differenziata dei rifiuti nelle carceri siciliane. E nelle città?

Certo che ne succedono di cose strane dalle nostre parti. Pensate: mentre mezza Sicilia affonda nell’immondizia non raccolta, con le discariche che sono, ancora oggi, gli unici luoghi per smaltire i rifiuti (si far per dire, visto che vengono sotterrati, altro che smaltiti!), stamattina, a Palermo, nella Sala Gialla di Palazzo Reale è andato in scena un dotto convegno sulla raccolta differenziata dei rifiuti nelle carceri…

Per carità, giustissimo che la raccolta differenziata dell’immondizia diventi anche patrimonio delle patrie galere. Però, ammettiamolo, pur con il grande rispetto che si deve a quest’iniziativa, una domanda sorge spontanea: ma oltre che nelle carceri, questa benedetta raccolta differenziata dei rifiuti non si potrebbe cominciare anche nelle città siciliane?

Lo sappiamo, anche in Sicilia ci sono piccoli centri (pochissimi, in verità) dove la raccolta differenziata funziona. Ma sono gocce in un oceano di follia. Infatti, mentre a Palazzo Reale si parla di raccolta differenziata nelle carceri, è in fase di realizzazione non ricordiamo se la sesta o la settima vasca della discarica di Bellolampo: una discarica già satura, che ha inquinato la falda acquifera di Palermo e che chissà per quanti anni ancora ospiterà, nel proprio ventre i rifiuti della città.

“Poniamo l’attenzione sull’importanza, la necessità del recupero dei rifiuti urbani quale strumento di crescita economica, per l’inclusione sociale e lavorativa di soggetti reclusi e per garantire una migliore qualità della vita dell’intera collettività”, hanno dichiarato i rappresentanti dell’associazione Idea, organizzatrice dell’incontro di stamattina a Palazzo Reale dal titolo: “Fai la differenza”.

Un altro aspetto interessante di questo convegno, da non sottovalutare, è che il progetto per la raccolta differenziata dei rifiuti nelle carceri è stato cofinanziato dal Programma del Fondo sociale europeo 2007/13 (Fse) della Regione siciliana.

“Il nostro obiettivo è la realizzazione di un modello efficace ed efficiente di raccolta differenziata in carcere, elemento propedeutico alla creazione di opportunità di lavoro derivanti dal corretto riciclo e riuso dei rifiuto”, ha detto uno rei relatori. (a destra, foto tratta da prolocoadelfia.it)

Detto questo, a nostro avviso, questo interessante convegno non avrebbe dovuto essere celebrato a Palermo, ma ad Agrigento. Sempre con rispetto parlando, pensare alla raccolta differenziata nelle carceri nella Sicilia del 2013 è un’idea di grande valenza pirandelliana…

 

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