Quaranta associazioni siederanno attorno a un tavolo (virtuale, per via del Covid) per decidere insieme al Comune il destino degli edifici pubblici dismessi a Catania. «La nostra richiesta riguarda l’attivazione di un cantiere di Welfare culturale per quelle strutture che possono diventare utili alla città se ospitano servizi inclusivi e accessibili per la coesione sociale», spiega a MeridioNews Ciccio Mannino di Officine culturali, la realtà che ha promosso l’iniziativa, insieme a Compagnia delle Opere Sicilia, all’ente comunale che l’ha accolta. «L’obiettivo, adesso, è confrontarsi per dare vita a un processo concreto con un tavolo di co-progettazione». L’appuntamento per un primo incontro operativo (in videoconferenza su Zoom) è stato fissato per mercoledì 31 marzo.
«Quello sarà il luogo in cui elaboreremo una proposta dettagliata e partecipativa per il futuro degli spazi pubblici dismessi, mettendo a disposizione – sottolinea Mannino – i nostri capitali sociali e culturali, i nostri saperi e le nostre competenze». Sale prova, laboratori tecnici e creativi, palestre, biblioteche, sale registrazione, laboratori fotografici, living lab, co-working, caffetterie, giardini e orti urbani, sale teatrali e musicali, officine artistiche o spazi per l’educazione informale. Sono alcune delle idee già messe in campo per dare nuova vita a quegli edifici. «Siamo convinti che la destinazione d’uso debba fare parte di
una
strategia territoriale ampia che possa entrare nel Piano regolatore generale (ex Prg che con la nuova legge urbanistica ha preso il nome di Pug, ndr)», dicono i promotori dell’iniziativa. Da CittàInsieme – che è tra le associazioni coinvolte – era arrivata anche la proposta di creare una consulta permanente sul Piano regolatore generale.
L’11 marzo c’è già stato un primo incontro preliminare, nell’aula consiliare di Palazzo degli elefanti, tra i rappresentanti delle associazioni, il sindaco Salvo Pogliese e l’assessora alla Cultura Barbara Mirabella. «Quella è stata l’occasione per contestualizzare la proposta e – chiarisce Mannino – ribadire l’obiettivo di coinvolgere attivamente i cittadini nel percorso di co-progettazione che l’amministrazione dovrà poi tradurre in scelte politiche coerenti». Una iniziativa nata sull’onda delle decisioni assunte (e delle conseguenti polemiche) sugli edifici ospedalieri dismessi che si è allargata alle atre strutture abbandonate e sottoutilizzate di cui, nel prossimo incontro, il responsabile della direzione Patrimonio del Comune Maurizio Trainiti dovrebbe presentare un elenco completo. «Noi speriamo che diventi un luogo permanente in cui dare spazio ai bisogni, ai sogni, alle competenze e alle esperienze di cittadini e associazioni».
Alla riunione del tavolo operativo (fissata per il 31 marzo alle 9 su Zoom) è prevista la presenza degli assessori Barbara Mirabella, Enrico Trantino (Urbanistica) e Roberto Bonaccorsi (Patrimonio), dei presidenti delle commissioni Urbanistica e Cultura, Manfredi Zammataro e Giovanni Grasso, dei direttori Biagio Bisignani (Urbanistica), Maurizio Trainiti (Patrimonio) e Paolo Di Caro (Cultura). Ha dato la sua disponibilità a partecipare anche il professor Paolo La Greca. Per partecipare, gli operatori del no profit devono inviare una mail a direzione.cultura@comune.catania.it.
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