SOLO CHI VIVE IN QUESTE STRUTTURE SA QUAL E’ LA REALE SITUAZIONE. ANCHE ATTRAVERSO L’ANONIMATO COSTRUIAMO INSIEME UN’INCHIESTA SULLE REALI CONDIZIONI FINANZIARIE DELLA NOSTRA ISOLA. CI RIVOLGIAMO AI COMUNI, ALLE PROVINCE, AGLI UFFICI DELLA REGIONE E, IN GENERALE, A TUTTI I SOGGETTI LASCIATI SENZA RISORSE
Quante sono le categorie sociali rimaste senza risorse finanziarie? Quanti sono i settori dell’Amministrazione regionale lasciati a secco? E quante altre Amministrazioni pubbliche sono senza soldi?
In questi ultimi quindici giorni abbiamo registrato lamentele di qua e di là. Ora è arrivato il momento di capire quali sono stati gli effetti delle scelte economiche e finanziarie adottate quest’anno dal Governo nazionale di Matteo Renzi e dal Governo regionale di Rosario Crocetta.
Sappiamo – lo scriviamo spesso – che quest’anno il Governo nazionale ha tolto alla Sicilia, con i soliti accantonamenti, un miliardo e 150 milioni di euro. Più altri 200 milioni di euro con la farsa degli 80 euro.
In realtà, i conti, meglio di noi, li ha fatti il professore Massimo Costa dalle colonne del nostro giornale. Il professore Costa ha descritto per filo e per segno quanto, ogni anno, lo Stato scippa alla Regione siciliana.
Ora è arrivato il momento di fare i conti. Perché mentre intere categorie sociali della nostra Isola, quest’anno, sono state lasciate senza soldi, il Governo nazionale e il Governo regionale stanno studiando quali altri tagli possono essere attuati in Sicilia per portare altri soldi a Roma nel 2015. Può sembrarvi una follia, ma è così.
E’ arrivato il momento di impedirlo. Di dire basta ai tagli romani. Se qualcuno, a Roma, ha siglato trattati internazionali che non possono essere portati avanti – tipo Fiscal Compact – è il momento di dirlo.
Per stabilire qual è la situazione in Sicilia chiediamo una mano alle categorie sociali e alle Amministrazioni. I commenti a questo articolo possono essere anche anonimi. L’occasione per raccontare come stanno veramente le cose. Quindi, cari lettori, dateci una mano.
Della Formazione professionale e degli Sportelli multifunzionali, bene o male, conosciamo come stanno le cose. Anche se un quadro più preciso non guasterebbe. Con l’aiuto, ovviamente, dei lavoratori di questo settore.
Sulle Province, bene o male, sappiamo qual è la situazione. Ma non conosciamo la realtà Provincia per Provincia. Se – anche anonimamente – qualcuno ci descriverà lo scenario di ogni Amministrazione provinciale della Sicilia, beh, avrà reso un grande servizio di informazione a tutti i siciliani.
Sappiamo che nelle Province siciliane operavano società collegate. Che fine hanno fatto? Sono sparite? E i lavoratori che fine hanno fatto? Lo stesso discorso vale per i Comuni.
Lo stesso invito lo rivolgiamo ai Comuni: diteci come stanno le cose, qual è la situazione finanziaria delle Amministrazioni comunali. Quali sono i settori a rischio e le categorie che non sono state pagate negli ultimi mesi.
Lo stesso appello lo rivolgiamo agli uffici dell’Amministrazione regionale. Sappiamo, ad esempio, che i tagli nel settore dei Beni culturali sono stati pesantissimi. Ma solo chi lavora nell’assessorato dei Beni culturali può avere il quadro preciso dei tagli effettuati in questo delicatissimo settore. Allora aiutateci a fare il punto della situazione.
Lo stesso discorso vale per altri settori dell’Amministrazione regionale.
Lo stesso discorso vale per le categorie sociali. Sappiamo, ad esempio, che per completare l’attuale stagione dei forestali mancano circa 30 milioni di euro. Sarebbe opportuno descrivere il quadro della situazione provincia per provincia.
Cercheremo – con l’aiuto dei lavoratori – di capire qual è la situazione vera nei Consorzi di bonifica, all’Esa, nell’Istituto della vite e dell’olio e, in generale, in tutti gli enti regionali che operano in agricoltura. Solo chi lavora in questi enti sa come stanno le cose.
Lo stesso discorso vale per chi avrebbe dovuto ricevere i fondi dalla Regione nel 2013 e nel 2014 e non li ha ancora ricevuti. Ieri sera c’è stata la grave denuncia del Movimento 5 Stelle sugli alluvionati del Messinese.
In queste contrade provate dalla violenza di eventi calamitosi, negli ultimi due anni, sarebbero dovuti arrivare circa 4 milioni di euro. Ma i soldi sono spariti. E ieri sera il Governo e i dirigenti dell’assessorato all’Economia e della Protezione civile regionale sono letteralmente scappati dalla Commissione Bilancio e Finanze.
Bene: ci sono altre categorie sociali lasciate senza soldi?
Se è così, scriveteci, aiutateci a capire qual è, oggi, il grado di insolvenza dell’Amministrazione regionale.
Anche per capire cosa hanno realmente combinato in Sicilia, nell’ultimo anno, il Governo Renzi e il Governo Crocetta.
Buon lavoro a noi e buon lavoro anche a voi.
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