«Sulle Province attenderemo il pronunciamento della Corte Costituzionale, ma in ogni caso sarà necessario tornare in Aula e modificare quanto prima la legge». Lo annuncia a Meridionews l’assessora alle Autonomie Locali e alla funzione pubblica Bernardette Grasso, impegnata da ieri pomeriggio in una riunione di giunta fiume, la prima del governo Musumeci, che è proseguita questa mattina. «Siamo fiduciosi – dice Grasso -. Quella sulle province è una battaglia che il centrodestra aveva intrapreso all’Ars, ora intendiamo difendere i principi democratici che l’avevano ispirata e difendere il diritto di voto dei cittadini per i sindaci di liberi consorzi e le città metropolitane».
Il governo regionale ha stabilito che ricorrerà contro l’impugnativa del governo centrale della legge approvata all’Ars ad agosto. Le parti impugnate della legge sono: la norma che stabilisce l’elezione diretta degli amministratori di liberi consorzi e aree metropolitane e quella che reintroduce il gettone di presenza. «Del gettone non abbiamo ancora parlato – spiega Grasso – ma non è escluso che anche questa misura possa essere ripristinata con una nuova legge promossa dal governo, ma che dovrà comunque passare prima al vaglio della commissione affari istituzionali dell’Ars e poi al voto dell’Aula. Abbiamo sempre sostenuto che c’è un principio di democrazia che non può essere mortificato da una legge che vieta ai cittadini di votare la sua rappresentanza». Per la nuova responsabile degli enti locali «occorre per le Province una riforma organica che compensi al caos normativo attualmente in vigore, vogliamo ripartire con il riconferire poteri all’articolo 14 dello Statuto, quei poteri tolti dall’impugnativa nazionale. Il nostro statuto – va avanti Grasso – anche con l’applicazione della legge Delrio, consente l’elezione diretta dei presidenti delle ex Province».
Qualcosa cambierà anche sulla gestione amministrativa delle isole minori. Sembra che ieri sera il presidente Musumeci abbia chiesto in giunta che l’assessorato alle autonomie locali abbia anche una delega specifica. «Vogliamo istituire una sorta di coordinamento speciale per le isole minori che in questi anni si sono sentite poco rappresentate», conclude Grasso.
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