Ore d’apprensione per la scomparsa del peschereccio Iside Due, appartenente alla flotta di Terrasini. Del motopesca si sono perse le tracce ieri pomeriggio dopo il may day lanciato dal comandante. Le ricerche concentrate nello specchio di mare tra Ustica e San Vito Lo Capo, sono coordinate dalla capitaneria di porto di Palermo. Impegnata anche una motovedetta della guardia costiera di Trapani e un elicottero proveniente da Catania. A bordo del natante tre uomini di equipaggio: il comandante Matteo Lo Iacono, il figlio Vito e un cugino, Giuseppe Lo Iacono.
A far scattare l’allarme, i familiari dei pescatori, preoccupati di non riuscire più a contattare telefonicamente i loro congiunti. L’imbarcazione, partita dal porto di Terrasini per una battuta di pesca, la prima dopo i mesi di stop imposto dal lockdown, avrebbe dovuto fare rientro ieri verso l’ora di pranzo. Stando a quanto riferito dal comandante nella sua ultima chiamata alla famiglia, la barca si trovava al largo delle coste di San Vito Lo Capo, poi nessun altra notizia. Il motopesca è dotato di blue box ma non di Ais (Automatic Identification System), per cui non si può risalire all’esatta posizione.
I soccorritori stanno dunque scandagliando le acque calcolando i possibili movimenti del natante in base alle correnti e al vento. Le ricerche, iniziate ieri pomeriggio, hanno visto impegnate due motovedette ed un elicottero della Guardia Costiera. Intorno alla mezzanotte i mezzi hanno fatto rientro in porto a causa del peggiorare delle condizioni del mare. L’elicottero ha invece proseguito le ricerche coadiuvato da un elicottero dell’82esimo centro Csar di stanza a Birgi che ha effettuato due ore di ricerche a bassa quota con l’ausilio dei visori notturni. Del natante, purtroppo, nessuna traccia. Le ricerche proseguono.
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