«È venuto a mancare politicamente il plurindagato ex-sindaco di Priolo Gargallo Antonello Rizza». Queste le parole scritte su due modelli di manifesti funebri apparsi all’indomani della mancata elezione a deputato regionale dell’ex primo cittadino del centro in provincia di Siracusa.
Rizza, candidato nella lista di Forza Italia e inserito nelle fila dei cosiddettiimpresentabili, non è riuscito a occupare uno dei cinque scranni aretusei fermandosi a quota 4.929 voti. Il forzista nel vivo della campagna elettorale era stato arrestato per l’inchiesta sui presunti appalti truccati e per lui la magistratura aveva disposto per lui il divieto di dimora. «I funerali avranno luogo fuori da Priolo», si legge nela parte conclusiva del manifesto.
Sotto il nome e il cognome scritti in grassetto, la tradizionale scritta che si legge sempre nei necrologi affissi sugli appositi spazi nei muri delle città: «Addolorati ne danno il triste annuncio». E di seguito i nomi di altri politici locali ritenuti vicini a Rizza (in una versione definiti «cricca»): il sindaco di Melilli Giuseppe Carta, l’ex presidente del consiglio comunale priolese Giovanni Parisi, l’assessore Beniamino Scarinci, i consiglieri comunali Lia La Duca e Yuri Bonafede «e quanti assieme a lui hanno provato il salto di qualità». Mentre restano invece ancora anonimi gli ideatori di questi falsi annunci mortuari. Dal canto suo, Rizza sembra intenzionato a presentare denuncia contro ignoti.
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