Qualche giorno fa abbiamo pubblicato un articolo su un innovativo servizio di consulenza d’arredamento d’interni online proposto da due giovani catanesi. Ieri ci è arrivata una diffida dall’azienda in questione nella quale, oltre a una richiesta di rettifica per un’informazione errata, si chiede conto del fatto che nell’articolo si sia riportata l’opinione di alcuni addetti ai lavori, in particolare della nostra blogger laureanda in Architettura Giuliana Di Mauro.
«È VERGOGNOSO – scrive Gilia Italia – il modo in cui si è strumentalizzato l’articolo mettendo in cattiva luce l’operato del Sig. Toscano, della società che rappresenta, dei suoi soci e collaboratori.
Gilia Italia ogni giorno riscuote consensi da parte di un pubblico attento alle innovazioni e alle esigenze del mercato. Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Umbria, Piemonte, Liguria e Lazio hanno accolto il servizio con estremo entusiasmo, tanto da promuoverlo come strumento che favorisce lo sviluppo dell’economia in un momento in cui la crisi attanaglia ogni settore
Il concetto di servizio di qualità low-cost si riferisce a servizi di progettazione, arredamento e design che DEVONO ESSERE ALLA PORTATA DI TUTTI PERCHÉ LA CASA È DI TUTTI, e in un momento di grave crisi europea, riuscire ad attivare, almeno un po’, il settore dell’edilizia che è il motore pulsante dell’economia, crediamo sia la cosa a cui tutti dovremmo mirare, piuttosto che attendere di “avere assegnato qualche incarico”. Bisogna fare in modo che ogni tipo di attività possa emergere, e noi lo facciamo grazie ad attente strategie di Marketing ed economiche, che valutando l’abbattimento dei costi legati al sopralluogo (quindi diaria, voli, carburante, pasti, pernottamento e spese varie) permette una consulenza attenta a distanza. Le idee nuove vanno lodate e non apostrofate».
La nostra risposta:
Gentile Gilia Italia, abbiamo rettificato la notizia errata, quella relativa alla laurea del signor Toscano non ancora conseguita. Per il resto, alla vostra minaccia di querela (estesa a noi, alla blogger Giuliana Di Mauro e a tutti i commentatori di dell’articolo sui due più noti social network), rispondiamo ricordandovi che esiste un diritto di critica e che la signora Di Mauro lo ha esercitato in maniera pertinente e continente, pur usando un’espressione un po’ colorita. Del resto, la critica non verteva tanto sul vostro innovativo servizio (che ha suscitato la nostra attenzione tanto da farne un articolo) ma sull’uso di un sistema di coupon virtuali per offrire il servizio stesso a prezzo scontato.
[Foto di Gilia Italia]
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