Cade l’accusa di usura e rimane solo quella di esercizio arbitrario delle proprie ragioni per Gerardo Antonio Orvieto Guagliardo, condannato a un anno e quattro mesi. Il pm ne aveva chiesti 9. Condannati, dalla quinta sezione del Tribunale di Palermo, Antonio Lo Piccolo a tre anni e mezzo e Alfonso Ferrante a tre ani e due mesi. L’indagine ha consentito di fare luce su alcuni episodi estorsivi e di usura messi a segno da novembre 2013 a marzo 2014. Secondo l’accusa, a ottobre del 2013 un commerciante di Altavilla Milicia (Pa) aveva chiesto dei soldi a Lo Piccolo e Orvieto Guagliardo per fare fronte ad alcuni debiti.
I due gli avrebbero dato 6.700 euro in contanti. Nei mesi successivi, insieme all’intermediazione di Ferrante, avrebbero costretto la vittima a pagare in varie rate il doppio: circa 12.400 euro. Ma gli imputati non sarebbero stati soddisfatti e sarebbero seguite minacce. A denunciare il fatto è stata la vittima, ma secondo i giudici, Orvieto Guagliardo – assistito dall’avvocato Raffaele Bonsignore – ha solo tentato di riavere quanto aveva prestato senza aver chiesto interessi.
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