Un’arma da guerra clandestina nella casa dove è agli arresti domiciliari. È quanto hanno trovato i poliziotti durante una perquisizione di un’abitazione di via Pavia, nell’ambito dei controlli per il contrasto alla spaccio di sostanze stupefacenti nel quartiere San Giovanni Galermo. Gli agenti della squadra mobile hanno arrestato i pregiudicati A.G. (classe 1993), ritenuto legato al clan mafioso dei Cursoti milanesi, e C.D. (classe 1988) perché ritenuti responsabili, in concorso, del reato di detenzione di arma da guerra clandestina e relativo munizionamento. Il 34enne proprietario della casa si trovava già ai domiciliari per associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di droga.
All’arrivo dei poliziotti, l’uomo sarebbe apparso particolarmente nervoso. Durante la perquisizione, in garage gli agenti hanno trovato un borsone, nascosto tra due grosse vasche di
riserva idrica, con dentro un fucile mitragliatore AK 47 e una confezione di 50 cartucce
calibro 7,62×39 marca Seller & Belliot per l’arma da guerra clandestina. Inoltre, è risultato che anche il 29enne era in possesso di una copia delle chiavi dello stesso garage. I due pregiudicati sono stati arrestati in flagranza e sono stati portati nella casa circondariale Cavadonna di Siracusa a disposizione dell’autorità giudiziaria che, in sede
di convalida dell’arresto, li ha sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere.
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