Da Lap addette al call center Almaviva di Palermo, a lavoratrici assuntecon contratto a tempo indeterminato. Lo ha stabilito una sentenza del Tribunale di Palermo, emessa dal giudice del lavoro Paola Marino, che ha intimato all’azienda, Almaviva Contact, di procedere all’assunzione di due lavoratrici, convertendo il rapporto in contratto a tempo indeterminato di natura subordinata.
A vincere la causa, portata avanti dalla Cgil, assieme al Nidil e al Slc, con il patrocinio dell’avvocato Pietro Vizzini, sono state Francesca Malisano, 32 anni, e Antonia Lembo, 37 anni.
«Siamo pienamente soddisfatti dell’esito della sentenza del Tribunale di Palermo che ha confermato la denuncia che la Cgil fa da anni, cioe’ che i contratti a progetto nella maggior parte dei casi celano rapporti di lavoro subordinato a tutti gli effetti – dichiarano il segretario generale della Cgil di Palermo, Enzo Campo, e Laura Di Martino, a nome del Nidil -. Questa sentenza è importante perché riconosce la natura subordinata del rapporto di lavoro partendo dall’organizzazione del lavoro all’interno dell’impresa. Le lavoratrici, come è stato dimostrato, erano stabilmente inserite nell’organizzazione aziendale e sottoposte al potere direttivo del datore di lavoro, che ne controllava le mansioni oltre che la presenza».
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