PostaDelCuore#8: tra ricordi e (non) amori distanti

Scrive un’anonima:
«Ho avuto una (non) relazione a distanza con un ragazzo, finita poco tempo fa. Mi sono resa conto che per me lui fosse così importante solo dopo aver chiuso questa “non relazione”. Perché la chiamo così? Perché non abbiamo mai definito cosa fossimo, per ben due anni. Quando lui ha poi deciso di “chiuderla”, come se fosse niente. Adesso mi chiedo, perché è così difficile parlare dei propri sentimenti? Perché non abbiamo mai voluto parlare di cosa fossimo?».

La risposta di Flaminia
Cara anonima, me lo sono chiesto anch’io leggendo la tua email. Una relazione a distanza durata due anni? Di grazia, di cos’altro parlavate dunque se non dei vostri sentimenti? Erano solo incontri virtuali a luci rosse oppure un’amicizia di penna, come si diceva quando ero giovane io? Le relazioni a distanza di oggi sono in genere quelle in cui la distanza interviene per cause di forza maggiore quando già la relazione è iniziata. Oppure nascono dai social, continuano grazie alla condivisione di messaggi, foto e video ma un bel giorno ci si organizza per vedersi, certo ben prima di due anni! Non ho capito se voi vi siete mai incontrati. Questa vicenda mi fa venire in mente quella raccontatami da un’amica: non riusciva a convincere un ammiratore che la sommergeva di messaggi che la loro non era una relazione e che non stavano insieme. Il tipo era gentile, presente, ma non demordeva. Alla fine dunque, lei lo ha “lasciato” ufficialmente, sempre tramite messaggio, tipo “sai tu sei fantastico ma sono io che non me la sento di continuare”. Ha funzionato. Ora, non vorrei che lui avesse “chiuso” così con te. Non è difficile parlare dei propri sentimenti, quando un canale di comunicazione è stato stabilito. Se non avviene, vuol dire che non sono sentimenti così forti. Lui ti sembra importante solo adesso perché l’unico passo che alla fine ha fatto è stato rifiutarti. Ma non era cosa, e presto non ci penserai più. Auguri!

La risposta di Lucio
Mia cara, le non-relazioni a distanza hanno i loro pregi. Non si prendono malattie, ad esempio, ognuno fa ciò che gli pare senza dover rendere conto, si risparmia un mucchio di denaro in regali, anniversari e ricorrenze. E comunque cos’è, alla fine, che avrebbe “chiuso” questo tipo? Non si arrivava al dunque, lui c’è arrivato con un’altra e ciao. In fondo ambedue pagate lo scotto di non avere avuto il coraggio di fare il primo passo. Meno male che è finita, dai. Volta pagina, il mondo è pieno (?) di uomini in cerca di non-relazioni.

***

Scrive un pensionato:  
«Salve Signora Flaminia e salve Lucio, sono sposato da 35 anni con una donna molto molto bella che ha sempre lavorato e ha sempre mandato avanti casa e famiglia. Abbiamo cresciuto due meravigliosi ragazzi. Io mi sono fatto ogni tanto le mie scappatelle da una botta e via, soprattutto quando ero più giovane. Quando però stavo per compiere 50 anni ho conosciuto una ragazza di 12 anni meno di me e ho perso la testa. Anche lei era sposata e, a quanto pare, era la prima volta che tradiva il coniuge. Doveva essere “una botta e via” e invece è durata un anno e mezzo. Il sesso tra noi era pazzesco. Poi abbiamo fatto in modo di allontanarci perché stava diventando, soprattutto per me, un’ossessione pericolosa. Quando ci siamo allontanati ho sofferto e non lo nego. Sono passati 12 anni e ci sentiamo qualche volta giusto per sapere come va, come stiamo. Adesso sono in pensione e ho più tempo per pensare. Passo più tempo di prima a ricordare quei mesi meravigliosi. Ridevamo spesso, eravamo tornati dei ragazzini e non avevamo sensi colpa. Lei poi mi colpiva perché continuava a ripetermi che mai e poi mai avrebbe rovinato né il suo né il mio matrimonio e così è stato. Poi era dolce. Quando cerco di ricordare insieme quei mesi lei fa finta di non capire e io rimango male. Forse sto invecchiando, ma credo che sia stata una delle cose più belle e folli che ci poteva capitare. Non mi sembra di avere tolto nulla alla mia famiglia. Sono disonesto se penso questo? È da stronzi prendere un pezzo di vita per se stessi? Io dico di no. Vorrei sapere cosa ne pensate. P.s: Lei era bella e lo è ancora. Ma mia moglie è ancor più bella, non era questo il punto».

La risposta di Flaminia
Caro pensionato pensieroso, innanzitutto grazie di questa bella lettera e di averci voluto
raccontare tanti dettagli della sua esperienza. È una storia a lieto fine, ma poteva non andare così. Ammiro la forza che avete avuto entrambi, lei e la sua giovane amante, nel decidere di troncare sul più bello. Mi stupisce perfino che ancora vi sentiate ogni tanto, da vecchi amici. No, lei non ha tolto nulla alla sua famiglia ma ha rischiato grosso e mi chiedo se sua moglie abbia mai saputo o intuito. Non la sottovaluti, eh. E la coccoli, se lo merita. Soprattutto, la prego, non le dica mai nulla di questa storia, mai più, per nessun motivo. Ma non resisto a chiederle di riflettere su quale sarebbe stata la sua reazione se dodici anni fa avesse scoperto un analogo tradimento da parte di sua moglie. O se sapesse che ancora oggi loro sono in contatto. È vita, lo so, e nel suo caso è passata indenne. Non chieda di più.

La risposta di Lucio
Amico mio, benvenuto nel mondo reale. È più degli uomini ripensare e rivangare. Lei del resto è più piccola e, quindi, non è ancora arrivata all’età dei ricordi. Sarò crudele, ma magari adesso ha un’altra storia che le impegna la mente col presente, piuttosto che coi ricordi della vostra storia. Lascia tutto com’è, scorri oltre, pensa a quello che hai avuto e conservalo nel cuore. Dedicati ad altro (giardinaggio, bricolage). Sei stato comunque più fortunato di tanti altri che hanno avuto vite grigie, quiete e senza scossoni. Un giorno, quando sarai vecchio, i tuoi nipoti ti vedranno lì, accanto al caminetto con la copertina sulle gambe e un vago sorriso e lo sguardo perso nel nulla. Si scambieranno un sorriso di intesa come a dire “Il nonno ormai è svaporato”. Non sapranno mai, giovani stolti, che invece stai ripensando a quei momenti, a quelle risate. Ecco, quello è il tuo tesoro. Custodiscilo e abbine cura. I sogni e i ricordi, quelli nessuno ce li può più togliere. Stammi bene e buon seguito.

Flaminia Belfiore

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