«Le ultime notizie che giungono da Roma ci danno ragione. La commissione di esperti, istituita dall’ex ministra Paola De Micheli, conferma quello che sosteniamo da sempre, cioè la bontà del progetto già esistente del ponte sullo Stretto come l’unica strada per scrivere una nuova storia di Sicilia e Sud Italia». È il commento dell’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone sulla pronuncia della commissione ministeriale su quale dei progetti al vaglio portare avanti. Nello specifico, stando alle parole dell’assessore, la linea dovrebbe essere quella che privilegia il piano di Eurolink, il consorzio con a capo Impregilo. Lo stesso finito risucchiato da lungaggini e burocrazia.
«Un progetto chiavi in mano, già munito dei necessari pareri e relative autorizzazioni – continua Falcone – Il governo Musumeci chiede che non si perda più tempo, facendo anche appello alla chiara maggioranza pro-ponte presente in Parlamento. Oggi ci sono tutte le condizioni per passare dalle parole ai fatti». Riguardo l’attraversamento stabile c’è l’alternativa del ponte a tre campate e del tunnel galleggiante sommerso.
Quest’ultimo è il progetto più avveniristico ed è stato presentato da Saipem, società che rientra nel colosso Eni. Il progetto, annunciato come realizzabile in cinque anni, prevede il posizionamento di due tunnel interconnessi a quaranta metri di profondità.
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