Presenze di turisti in aumento a Palermo e in provincia, anche grazie al contributo del titolo di Capitale della Cultura e della biennale d’arte Manifesta. Un trend positivo, quello delle ultime settimane, che prosegue in occasione del ponte del 2 giugno, con un segno più rispetto allo scorso anno compreso tra l’8 e il 9 per cento. La conferma arriva dal presidente di Confesercenti Palermo, Mario Attinasi, per il quale rispetto al 2017 il flusso turistico quest’anno «sta andando sicuramente meglio. Un segno positivo che, per quanto riguarda il capoluogo, si deve al fatto che la città in questi anni è diventata più appetibile e fruibile, costruendo un forte appeal turistico che l’ha resa più attrattiva. Fortunatamente non si parla di Palermo solo per fatti negativi, e questo fa ben sperare».
Ma il vero boom per Attinasi si deve al fatto che la città è ormai percepita come meta culturale: «Un contributo innegabile va riconosciuto alle numerose iniziative previste nell’ambito di Palermo Capitale della Cultura e di Manifesta». Un risultato che, come ha ricordato il numero uno di Confesercenti Palermo, coincide in parte «con l’ottimo lavoro svolto dalla Gesap che ha implementato l’offerta con nuove rotte». La società di gestione dell’aeroporto Falcone Borsellino, per il periodo compreso tra l’1 e il 3 giugno, ha stimato infatti un transito di circa 71.500 passeggeri, oltre 17 mila in più rispetto al ponte di giugno 2017 (+32,76 per cento).
Il trend di crescita dell’aeroporto di Palermo – che nei primi quattro mesi dell’anno risulta essere il secondo aeroporto, dopo Napoli, per aumento di passeggeri e voli (+18,7 per e +13,1 per cento), il primo in Sicilia – è confermato anche dai numeri di maggio. Il mese si è chiuso così con 615mila passeggeri in transito, che corrispondono all’incremento del 15,06 per cento (+ 80.500 passeggeri) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Segno positivo, infine, anche per i movimenti: +8,22 per cento (+333).
In occasione del ponte, quindi, i turisti hanno dimostrano di premiare il capoluogo con una presenza massiccia, ma il quadro per il settore non è ancora roseo. Rimane ancora molto da fare, come sottolinea Attinasi: «Nonostante i buoni risultati – ammette – una vera ripresa economica ancora non c’è. In assenza di industrie, la principale leva per lo sviluppo nell’Isola rimane il turismo, quindi occorre investire di più in infrastrutture e risorse umane, anche per la pulizia e il decoro della città. Bisogna alzare asticella per portare il turismo di qualità e che spende di più in città». Altra nota dolente, infine, una pressione fiscale «ormai altissima che frena una rilancio dell’economia e dei consumi. Mi auguro – conclude – che il nuovo governo appena insediatosi possa andare in questa direzione».
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