IERI L’ABBIAMO ADOMBRATO, OGGI LO CONFERMIAMO: LA CONFERENZA STAMPA DI QUALCHE GIORNO FA – PROTAGONISTI CROCETTA E L’ASSESSORE ALLA SALUTE – ERA UNA SCENEGGIATA. PER ORA ACCONTENTATEVI DI UN ‘ANTIPASTO’. PER COLAZIONE AVRETE IL RESTO…
Ieri l’abbiamo adombrato, oggi lo confermiamo: su alcuni atti che riguardano la mega polizza da 160 milioni di euro per assicurare gli ospedali siciliani c’è la firma di Lucia Borsellino.
Quando Lucia Borsellino apponeva la firma su questi documenti – era l’estate del 2012 – ricopriva l’incarco di dirigente generale del dipartimento per la Pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute.
In questo momento stiamo esaminando questi documenti. Che illustreremo nel dettaglio in un articolo che pubblicheremo in mattinata.
In questa fase possiamo affermare senza tema di smentite che la conferenza stampa di qualche giorno fa – protagonisti il presidente della Regione, Rosario Crocetta e l’assessore alla Salute, Lucia Borsellino – era una sceneggiata.
Due i motivi della sceneggiata che approfondiremo più tardi. Ora li accenniamo, anche per non lasciare i nostri lettori a bocca troppo asciutta.
Il primo motivo è legato all’ ‘ammuccamento’. Il Governo di Rosario Crocetta non può vedersi passare davanti un’operazione da 160 milioni di euro senza nemmeno ‘bagnare’ un po’ il becco. Il senatore Giuseppe Lumia e i ‘capi’ del PD siciliano ci farebbero una figura da ‘pivelli’.
Se così fosse, infatti, i siciliani avrebbero la ‘sgradevole’ sensazione che la sanità pubblica, in Sicilia, serve solo per curare i malati, mentre le polizze servirebbero solo per assicurare il lavoro dei medici. Per ‘fortuna’ non è così e la sanità pubblica, nella nostra Isola, serve anche per altre cose nobili…
Da qui la sceneggiata del contratto da 160 milioni di euro da rivedere. Un passaggio che costerà alla Regione una barca di soldi. Ma che consentirà all’attuale Governo di mettere le mani sull’ ‘operazione’, magari ‘territorializzando’ una nuova ‘mangiuglia’ (leggere tante polizze di assicurazione quante sono le Aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia).
Il secondo motivo della sceneggiata è politico. Il Governo Crocetta si vuole sbarazzare dell’attuale commissario-manager dell’Azienda ospedaliera ‘Civico’ di Palermo, Carmelo Pullara. Un’operazione – questo ve lo possiamo anticipare – che punta a indebolire l’attuale Ministro degli Interni, Angelino Alfano. Ma questo lo racconteremo più tardi.
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