Non solo ricerca del nome giusto, ma anche del posto giusto, quello in cui, se si è tra i più fortunati, potersi garantire una elezione agevole. A ogni tornata elettorale, specialmente nel caso delle nazionali, la composizione delle liste riserva apparenti sorprese. Lo stupore, tuttavia, è soprattutto di chi non addentrato nelle dinamiche della politica e si attenderebbe di trovare tra i candidati figure originarie o in qualche modo legate al territorio. Aspettative non sempre rispettate, quando ci si imbatte nei cosiddetti paracadutati, politici collocati dai vertici nazionali nei collegi ritenuti più facili o in qualche modo utili alla causa del diretto interessato ancor prima che del partito.
Anche le prossime Politiche non faranno eccezione e il discorso vale un po’ per tutti gli schieramenti, da destra a sinistra. Questo il caso, per esempio, della campana Marta Fascina, deputata uscente di Forza Italia ma soprattutto compagna di Silvio Berlusconi, con cui la scorsa primavera ha celebrato un matrimonio dal valore soltanto simbolico. Fascina sarà candidata all’uninominale alla Camera nel collegio di Marsala. Sempre tra i candidati per Montecitorio ha trovato spazio l’ex ministra Michela Vittoria Brambilla. Amante degli animali, la politica di origine brianzola, dopo gli attriti interni a Forza Italia, sarà schierata in quota Fratelli d’Italia all’uninominale nel collegio di Gela. Paracadutata a metà, per via delle lontane origini messinesi del bisnonno, è Stefania Craxi. La figlia dell’ex premier e simbolo di Tangentopoli, Bettino Craxi, è stata scelta per correre all’Uninomale al Senato a Gela con la casacca di Fratelli d’Italia.
Nel trentennale di Mani pulite, in campo anche il fratello Bobo, ma nel centrosinistra. Craxi, infatti, sarà schierato dalla coalizione all’uninominale alla Camera nel collegio Palermo-Resuttana-San Lorenzo. Sempre in quota dem, ma al proporzionale al Senato, nel collegio Sicilia Occidentale, sarà candidata Annamaria Furlan, 64enne genovese che dal 2014 al 2021 è stata segretaria generale della Cisl.
Se la decisione di Giuseppe Conte di presentarsi come capolista alla Camera a Palermo è da ricondurre al diretto interessato, nelle vesti di capo politico del Movimento 5 stelle, discorso diverso è invece per un’ex ministra del governo cinquestelle: Elisabetta Trenta. Con un lontano passato da consigliera comunale a Velletri e la mancata elezioni al Senato nel 2018, Trenta è stata ministra della Difesa per poco più di un anno. Adesso sarà schierata al proporzionale alla Camera nel collegio Caltanissetta-Agrigento-
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