«Non mi candido ad alcuna competizione elettorale». L’ex senatore e caposaldo del Pd ennese, Vladimiro detto Mirello Crisafulli, taglia corto. Nonostante il corteggiamento arrivato da più parti e le voci non ufficiali che davano il suo nome nelle liste di Liberi e uguali di Pietro Grasso, Crisafulli non sarà della partita. Almeno direttamente.
«Non so da dove vengano queste voci – sostiene Crisafulli, negando ogni suo coinvolgimento alle elezioni politiche – posso dirle però che me lo hanno chiesto e in tanti, ma ho rifiutato». A chiedere la presenza dell’ex senatore, un tempo plenipotenziario nella sua provincia e trascinatore di consensi, per un seggio all’uninominale sarebbero stati, da quanto afferma l’ex senatore, «più di un partito: sia il Pd che Liberi e uguali, ma anche altri – ha assicurato -. Io però faccio come Maroni: non mi ricandido, ho altro da fare», dice facendo intuire di non gradire la conversazione.
Se il nome di Crisafulli non compare in alcun lista di centrosinistra, si ripropone invece per Liberi e uguali, e non con il Pd, il nome di Maria Greco, sua fedelissima, deputato uscente dei dem e sindaco del comune di Agira. Crisafulli, un tempo rappresentante di un sostanzioso bacino di voti, è stato sottoposto ad indagini, poi archiviate e prescritte. Nel 2015 era stato lo stesso Matteo Renzi a stoppare la sua candidatura a sindaco di Enna, fino poi al commissariamento, ancora in atto, della segreteria cittadina del partito.
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