«Il mega progetto da circa 340 milioni di euro relativo alla realizzazione di tre linee tranviarie a Palermo rischia di essere un fallimento». A dirlo sono la presidente della terza commissione del comune di Palermo Luisa La Colla (Pd) e la vicepresidente del consiglio comunale Nadia Spallitta (Pd).
Nel mirino i tempi di attesa alle fermate che, secondo le due consigliere del Pd, “rischiano di essere tra i 20 e i 25 minuti” sulla linea 1. «La linea 1, che si sviluppa per circa sei chilometri – spiegano – è dotata di soli otto tram, quattro per ogni direzione, con una frequenza stimata tra i 20 e i 25 minuti, mentre nel resto dell’Italia la frequenza è di circa tre minuti. Bisogna tenere conto della disposizione delle fermate, più di una decina, dei tempi di sosta e della velocità delle vetture, che non superano i 50 km orari.
La situazione peggiora per le altre due linee, dotate ciascuna di 4-5 vetture – sottolinea Spallitta – con ulteriore aggravio dei tempi di attesa per l’utenza che probabilmente si vedrà costretta ad utilizzare altri mezzi di trasporto, anche alla luce del fatto che al momento non esiste un piano della mobilità collegato con le linee tranviarie tale da garantire la continuità del servizio di trasporto pubblico una volta terminata la corsa del tram».
Ancora da risolvere infine «numerose questioni connesse con la sicurezza e con l’abbattimento delle barriere architettoniche. Sembrerebbe infatti – aggiunge La Colla – che per molte fermate sarà negato l’accesso ai disabili e sono altresì carenti i percorsi per ipovedenti e ciechi. Infine il progetto, in alcune parti, non ha tenuto conto del diritto di abitazione, chiudendo con insormontabili recinzioni l’accesso alla pubblica via, impedendo la fuga e il soccorso».
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