Anche quest’anno l’organizzazione del Capodanno a Palermo si sta trasformando in una brutta gatta da pelare per il Comune. La graduatoria ufficiale è stata pubblicata soltanto oggi, a dieci giorni dall’evento: sul palco per il concerto in piazza potrebbero salire Tony Colombo e Giusy Ferreri (il condizionale è d’obbligo) per mano della Musica e Suoni del promoter catanese Nuccio La Ferlita, subentrata dopo la rinuncia della Panastudio di Francesco Panasci, che ha ottenuto il punteggio migliore ma si è tirata indietro in polemica con l’amministrazione.
Come star della serata Panasci aveva contattato il cantante algerino naturalizzato marocchino Hadj Brahim Khaled ma la ditta vincitrice ha lamentato il ritardo nello stanziamento dei fondi e la loro insufficienza. Per il Comune, ovviamente, la verità dei fatti è un’altra e l’assessore alla Cultura Andrea Cusumano ha parlato di «dichiarazioni avventate» e di «notizia falsa». E così alla fine è saltato tutto: Khaled ha dato forfait e Panasci ha rinunciato all’organizzazione, lasciando spazio ai secondi.
La graduatoria finale recita: Panastudio 69 punti, Musica e Suoni 67,5, Le Chansonnier 64,5, l’associazione Start Azzurra 54, la Terza Millennio 51,5, Agave 47,5, Contanti e Cantanti 41,5, Toba Service 38,5, Asc Production 37. La Musica e Suoni cura il management di Mario Venuti e, oltre ad aver lavorato in passato con i Tinturia, è l’agenzia che cura in esclusiva per la Sicilia i concerti di Zucchero, Carmen Consoli, Biagio Antonacci, Fiorella Mannoia, Elisa, Raf e Ligabue.
«Tutto parte dal bilancio approvato in ritardassimo in Consiglio comunale – dice Panasci a MeridioNews -. Non ne faccio una colpa agli uffici che anzi sono stati molto veloci e già venerdì mi avevano fatto sapere in via ufficiosa che avevo vinto e mi avevano convocato. Ricordo che ancora non c’è niente di ufficiale». Panasci ha presentato un progetto da 238mila euro Iva inclusa con Khaled ma il budget stanziato da Palazzo delle Aquile per lo spettacolo era di 150mila. «Mi hanno chiesto di verificare – racconta – se Khaled accettasse un taglio del 30 per cento. Soltanto domenica notte sono riuscito a contattarlo ma il management mi ha chiesto di arrivare almeno a 170mila euro più Iva. Anche con 20mila euro in più il mio guadagno sarebbe stato praticamente nullo. Non solo: avrei dovuto versare all’artista un cospicuo anticipo, ma non c’erano i tempi tecnici».
La Panastudio era in contatto con Khaled da novembre. «Sinceramente ho deciso di rinunciare per onestà intellettuale e professionale – continua il manager -. Dato che c’era il rischio che Khaled rifiutasse all’ultimo momento, un’eventualità da considerare visto che siamo alla vigilia di Natale, ho deciso di tutelare non solo l’immagine della città ma anche la mia. Non me la sono sentita. Prometto che porterò Khaled a Palermo tra gennaio e febbraio perché ho preso un impegno. Sono chiaramente molto arrabbiato: un conto è parlare con un artista locale e un conto è creare un rapporto professionale con un artista di fama internazionale. Io amo la mia città e la mia attività va avanti ormai da vent’anni, non posso permettermi di giocare».
Poi Panasci replica alle polemiche del movimento Noi con Salvini che aveva chiesto di privilegiare gli artisti siciliani per la festa dell’ultimo dell’anno: «La nostra risposta è nel nostro progetto. C’erano tanti artisti palermitani, come gli Akkura o Alessandro Salerno, e avevamo previsto una diretta con Radio Action e un grandioso spettacolo di fuochi di artificio creato da palermitani. Tutte le maestranze erano locali. E poi il nostro capoluogo è una città multietnica». Tutto procede regolarmente, invece, per quanto riguarda le luminarie. Anche in quel caso è stata la Panastudio ad aggiudicarsi il bando: «Abbiamo ancora il contratto provvisorio in attesa di quello definitivo ma la macchina si è messa in moto lo stesso venerdì mattina. Abbiamo rispettato il cronoprogramma dell’amministrazione, entro stasera finiremo di montare tutto e domani sera tutta Palermo sarà accesa. Abbiamo completato in mezza giornata tutto l’asse dalla Stazione a via Libertà, stiamo facendo miracoli accendendo tutta Palermo praticamente in due giorni. Senza contare che siamo costati 40mila euro in meno rispetto all’anno scorso».
Ma è durissima la replica dell’assessore Cusumano: «Né l’assessorato né gli uffici del settore cultura hanno mai comunicato che Khaled avrebbe fatto il Capodanno a Palermo. Gli uffici hanno infatti stilato una graduatoria provvisoria basata sulle dichiarazioni delle ditte ed hanno poi verificato che la prima società in graduatoria non aveva garanzie sulla effettiva disponibilità degli artisti che aveva proposto, ovvero Michel Telò e Khaled». Gli uffici stanno procedendo alla verifica della offerta della seconda ditta in graduatoria ed entro domani verrà fatta comunicazione ufficiale. «La notizia – prosegue l’assessore – che salti il Capodanno con Khaled è dunque falsa, perché smentisce semplicemente la non-notizia uscita nei giorni scorsi, mai confermata dai nostri uffici, che si è basata esclusivamente su dichiarazioni avventate, così come avventate – conclude – sono quelle che oggi attribuiscono al Comune responsabilità che il Comune evidentemente non ha».
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