Pokemon Go, associazione chiede venga proibita «App troppo pericolosa, Renzi la metta al bando»

Matteo Renzi pensi ai pokemon. Non si tratta di una provocazione da parte di avversari politici attenti alle mode del momento, ma di un’esplicita richiesta proveniente dall’Aifvs, l’associazione italiana familiari vittime della strada che, con un comunicato ufficiale, si rivolge al presidente del Consiglio per chiedere che faccia qualcosa contro l’app che sembra aver contagiato tutti.

Un fenomeno che, al netto delle critiche di merito sul piacere di andare a caccia di esserini virtuali, rischia di avere ripercussioni concrete nella vita di tutti i giorni. E non solo per quanto riguarda le relazioni sociali, sulle cui presunte modifiche apportate dalla tecnologia si sono scritti fiumi di parole, bensì sull’incolumità delle persone. Perché, per quanto virtuali, i pokemon possono essere pericolosi e fare molto male. Specie se li si va a cercare mentre si sta guidando.

Le pagine dei giornali, d’altronde, hanno già presentato le prime notizie di incidenti causati dalla disattenzione. Uno di questi è accaduto a Niscemi, in provincia di Caltanissetta. Ed è per evitare che i numeri crescano che l’Aifvs entra nel dibattito con un comunicato deciso. «Nonostante sia risaputo quanto la guida distratta dall’uso dei cellulari sia la causa, sempre più frequentemente, di incidenti stradali mortali, ora ci si ritrova a combattere con una new entry – si legge nella nota -. Un’app assurda e pericolosissima per chi la utilizza sulle strade: automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni. Tutti potenziali vittime e carnefici. L’Aifvs chiede a gran voce che il governo in primis e i vertici delle forze di polizia intervengano con pesanti sanzioni a chiunque utilizzi il cellulare in modo inappropriato e fermino in ogni modo Pokemon go».

La richiesta ufficiale è esplicita: impedire l’uso in Italia del gioco, che «non dovrebbe circolare in un Paese di diritto». Su come vietare a milioni di persone di scaricare l’app, però, le idee sono poco chiare, e allora si capisce che da parte dell’associazione l’intento principale è quello di riportare ancora una volta l’attenzione sull’importanza di guidare in maniera accorta. «Pokemon o meno, c’è bisogno di misure più severe per portare le persone a non usare i cellulari in auto – fanno sapere dalla sede nazionale dell’associazione -. Con la legge sull’omicidio stradale abbiamo cercato di sottolineare che la disattenzione alla guida può essere un’aggravante. Le istituzioni – conclude l’Aifvs – non devono sottovalutare gli effetti di queste mode passeggere, perché quando muore un familiare il dolore non va via».

Simone Olivelli

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