Playa, tre delfini morti spiaggiati in due settimane Biologa: «Esami per capire le cause del decesso»

Ancora un delfino morto spiaggiato alla Playa di Catania. Il terzo in poco più di due settimane. Dei due precedenti episodi, l’ultimo si era verificato il 14 maggio. «Quella che abbiamo ricevuto nel tardo pomeriggio di ieri è una telefonata che non avremmo mai voluto ricevere», spiegano i volontari dell’associazione Marecamp che, dopo la segnalazione da parte della guardia costiera, sono andati al Villaggio Paradiso degli Aranci per constatare la situazione dell’animale in difficoltà. 

È lì che hanno trovato un giovane esemplare di sesso maschile di Stenella striata ancora vivo, adagiato vicino alla battigia. «Dalle prime immagini che abbiamo ricevuto, l’animale appariva stressato e impaurito», spiega a MeridioNews la biologa marina Clara Monaco. Alcuni bagnanti che si trovavano sulla spiaggia hanno più volte tentato di riportare al largo l’animale. Poco dopo, però, è stato trovato di nuovo arenato qualche chilometro più a Nord. «Era in grosse difficoltà da ore, sfinito e spaventato – dice la volontaria – È morto dopo pochi minuti dopo il nostro arrivo». Sul posto, intorno alle 17, per prestare soccorso al delfino erano intervenuti anche nucleo sommozzatori e la sezione navale dei vigili del fuoco del comando provinciale di Catania. 

Una volta deceduto, l’animale è stato spostato in una zona più sicura in cui i volontari di Marecamp hanno effettuato una prima indagine visiva. «Non sono stati rinvenuti segni di ferite o tagli dovuti all’impatto con imbarcazioni o attrezzi da pesca. Non si può escludere – sostengono – che il delfino soffrisse già di eventuali patologie». Come per gli episodi precedenti, anche in questo caso sul posto non è intervenuto un veterinario.  

I volontari hanno anche effettuato le misure biometriche di routine e i dati saranno trasmessi al centro studi cetacei. «Questa mattina ci hanno confermato che la carcassa del delfino è stata consegnato all’istituto zooprofilattico di Catania, quindi – precisa Monaco – nei prossimi giorni verrà esaminato». Dall’associazione Marecamp, inoltre, ci tengono a ribadire che in caso di spiaggiamento di balene e delfini «è importante non toccare gli animali, non affollarsi attorno a loro e, soprattutto, non tentare di riportarli in mare, anche quando sono vivi. Si tratta di animali in difficoltà, spesso impauriti e quasi sempre stremati e indeboliti, quindi tentare di riportali in acqua potrebbe non essere un bene». L’unica azione appropriata è contattare la guardia costiera chiamando il 1530.  

Marta Silvestre

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